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Nasce a Prato la Casa delle tecnologie emergenti, finanziamenti per quasi tre milioni di euro


Due le sedi: Pin ed ex Creaf. Il progetto, di cui il Comune di Prato è capofila, è tra i cinque finanziati in Italia sull'innovazione dal Ministero dello Sviluppo Economico


Redazione


Pin e l'ex Creaf in via Galcianese saranno le sedi del progetto del Comune di Prato Prisma, la Casa delle tecnologie emergenti presentato stamani, 21 gennaio, in live streaming, alle Manifatture digitali, e finanziato dal ministero dello sviluppo economico con 2,7 milioni di euro. “Il progetto di Prato è tra i primi finanziati dal Ministero. – ha spiegato Mirella Liuzzi, sottosegretaria allo Sviluppo Economico –  In Italia c'è una fortissima domanda di innovazione ma spesso le realtà territoriali hanno pochi addetti e poche capacità di investimento e qui si inserisce il lavoro del Ministero per favorire le tecnologie emergenti e gli investimenti nel mondo 4.0. Il progetto di Prato è molto importante perché riesce a coniugare il made in Italy, il settore della moda e del tessile in relazione ad esempio alla blockchain per il tracciamento dei prodotti, mettendo insieme molti partner strategici”.
Nei 300 mq del Pin troveranno spazio i laboratori, l’area start up e la formazione, mentre all'ex Creaf, nella parte non sanitaria, altri 450 mq ospiteranno il cosiddetto spazio contaminazione della Casa delle tecnologie emergenti. L'inaugurazione dei due poli strategici è prevista già per i prossimi mesi mentre il progetto durerà 4 anni.  “Sono molto orgoglioso che Prato, che da sempre è una città in grado di anticipare i tempi – ha detto il sindaco Matteo Biffoni in apertura –  sia stata scelta dal Ministero dello Sviluppo economico come Centro di trasferimento tecnologico. La Casa delle Tecnologie Emergenti svilupperà progetti in grado di favorire l'innovazione di processo e di prodotto nel nostro distretto manifatturiero, applicando le tecnologie del 5G, dell'intelligenza artificiale e delle blockchain. Favorirà un meccanismo virtuoso e di arricchimento seguendo la tendenza che nei prossimi anni vedrà la tecnologia del 5G come elemento indispensabile per rimanere competitivi sul mercato”.
La missione generale del progetto che ha molti partner regionali e locali, è quella di realizzare il trasferimento tecnologico, ovvero favorire la trasformazione digitale delle imprese del distretto tessile attraverso progetti di ricerca e sperimentazione congiunta con l’università e i centri di ricerca, per portare allo sviluppo di nuove soluzioni basate su tecnologie e 5G. Quella specifica prevede la formazione di 15 start-up accelerate negli ambiti del progetto, 30 imprese coinvolte nei progetti di ricerca e sperimentazione, 10 prodotti innovativi sviluppati e 30 posti di lavoro creati negli ambiti applicativi delle tecnologie emergenti e il 5G. 
Come ha sottolineato l’assessore all'Innovazione Benedetta Squittieri, che ha coordinato gli interventi, il trasferimento tecnologico e  lo sviluppo digitale delle imprese sono elementi fondamentali per  la competitività del distretto, che dalla materia prima arriva al prodotto finito attraverso tantissimi passaggi fatto da piccole e medie aziende che formano il tessuto produttivo del territorio e la storia del tessile a Prato: “Si tratta di un progetto che parte da lontano e al quale lavoriamo dal 2017, quando Prato è stata scelta dal Ministero per la sperimentazione del 5G. Si favorirà la creazione di start up in aiuto al settore del tessile-moda. Tutto con attenzione all'equità sociale e alla transizione ambientale”.  Quattro gli assett intorno a cui si sta muovendo la programmazione strategica della trasformazione sostenibile del territorio adottata dall’amministrazione comunale  2020-2030: transizione digitale, circolare e ambientale ed equità sociale.
L’assessore alle attivita produttive della Regione Toscana Leonardo Marras ha aggiunto che il progetto Prisma servirà per recuperare l'arretratezza del Paese sia in termini di competenze che in termini di tecnologie: “La Toscana e Prato in questi ultimi anni hanno avuto un'idea che sta portando frutti anche grazie alla collaborazione con numerosi soggetti come la Fondazione Bordoni. Il tema toscano del trasferimento tecnologico rimane fondamentale per permettere alle imprese del distretto di prendere consapevolezza delle opportunità dello stare dentro al 5G e dell'inserimento all'interno dell'azienda di servizi qualificati e quindi personale qualificato”.
L’assessore regionale alle Infrastrutture digitali Stefano Ciuoffo  ha posto l’accento sull’importanza della sintonizzazione con le richieste del mercato: “Saper fare rete rappresenta un elemento rilevante. La Casa delle Tecnologie Emergenti rappresenta un investimento da un lato sulle infrastrutture fisiche, dall'altro sulle nuove competenze che devono coesistere. Bisogna favorire un cambio di passo e l'accelerazione in risposta a quello che il mercato richiede”.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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