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Museo del Tessuto, crescono i visitatori e i conti sono ok. Francesco Marini resta alla presidenza


La riforma dello Statuto regala anche un consiglio d'indirizzo più snello e l'ingresso nel Comitato di Gestione di tre enti che da anni danno supporto alle attività della Fondazione: Estra spa, Fondazione Cassa di risparmio di Prato e Saperi srl


Redazione


Forte di un bilancio sano e di un incremento dei visitatori del 39%, Francesco Marini si avvia a guidare il Museo del Tessuto anche nel quadriennio 2019-2022. L'industriale tessile è stato appena confermato presidente della Fondazione che gestisce la struttura espositiva dell'ex Campolmi. Il vicepresidente sarà Giuseppe Moretti, presidente degli ex Allievi del Buzzi. Le novità dell'ente culturale sono moltissime grazie alla riforma statutaria appena entrata in vigore. Intanto la durata in carica degli organi sarà di quattro anni e non più di tre; poi il Consiglio d'indirizzo che sarà più snello ed espressione diretta dei soli soci fondatori: sarà composto da 5 componenti di cui 2 invitati (presidente e vicepresidente) anzichè da 7 di cui un invitato e i tre principali componenti saranno espressione dei soci fondatori, ossia il sindaco per il Comune di Prato, Alessandro Giacomelli per la Camera di Commercio e Paolo Nardi per la Provincia. 
Altra novità. Il Comitato di gestione passa da 6 a 9 membri grazie al conferimento dello status di "partecipante sostenitore" a tre enti che da anni contribuiscono alle attività del Museo del Tessuto: Estra spa (80mila euro), Fondazione Cassa di Risparmio di Prato (65mila euro) e Saperi srl (45mila euro). 
Passaiamo ora al bilancio 2018 che chiude in pareggio. Per compensare la mancata contribuzione della Camera di Commercio e della Provincia dovuta alle rispettive riforme, il Comune di Prato ha erogato 130mila euro in più rispetto al contributo ordinario di 170mila euro. L'ente però ha ben il 70% di autofinanziamento biglietti, progetti europei, sponsorizzazioni, bookshop e bandi vari. 
Il Museo è stato aperto al pubblico 312 giorni per un totale di oltre 1.900 ore di media di apertura e oltre 170 ore di aperture straordinarie. Nel complesso gli utenti del Museo per l'anno 2018 sono stati 27.618, con una media di circa 2.300 visitatori al mese. Rispetto al 2017 l'incremento è del 39%, un aumento significativo dovuto in parte anche al successo della mostra Maria Antoinette. Quasi 6.000 gli studenti di ogni fascia di età che hanno preso parte alle attività del Museo, con oltre 200 classi coinvolte – di cui la metà provenienti da fuori provincia – e 332 attività educative erogate per un complessivo di 528 ore di didattica svolta.
Nel 2018 il patrimonio del Museo si è ulteriormente arricchito, grazie a 12 donazioni da parte di aziende e privati cittadini e 4 acquisti mirati da parte della Fondazione, per un totale di 564 oggetti. L'attività di conservazione, restauro, inventario, studio e catalogazione delle collezioni antiche e della sezione locale e contemporanea ha riguardato più di 1.000 oggetti.
Il patrimonio librario sfiora i 3.000 volumi, di cui più di 2.000 presenti sul catalogo OPAC del sistema bibliotecario provinciale.
 "Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti, sia per quanto riguarda gli indicatori di autonomia economico finanziaria che per la qualità dell'offerta culturale prodotta e per la risposta del pubblico in termini di partecipazione ai numerosi eventi organizzati nel corso dell'anno – conclude il Presidente Marini -Questi risultati sottolineano il particolare radicamento del Museo nel territorio cittadino, ma anche la crescita come attrattore turistico e creatore di indotto economico. Ricordo che tutto questo è frutto del lavoro di uno staff composto da sette persone (oltre a qualche collaboratore attivato su specifici progetti) che continuano a garantire – nonostante le difficoltà degli ultimi anni – la crescita costante del Museo in tutti settori di attività".
Edizioni locali: Prato
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