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Morte calciante, saranno i carabinieri del Nas a svolgere gli accertamenti. Acquisite le cartelle cliniche


La procura punta ad affidare l'autopsia entro la fine della settimana e comunque dopo aver ricostruito il quadro degli eventi per capire se e chi indagare


Redazione


I carabinieri del Nas, su delega della procura, hanno acquisito la cartella clinica e la documentazione sull’accesso al pronto soccorso di Prato per un dolore toracico di Jonathan Gaddo Giusti, il 31enne calciante della Palla Grossa, morto oltre 48 ore dopo le dimissioni nella sua abitazione a causa di un malore. Documenti che finiranno sulla scrivania del procuratore capo Giuseppe Nicolosi che ieri, 8 agosto, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo al momento a carico di ignoti. Ed è proprio la ricerca di eventuali profili di responsabilità e imputabilità, e quindi di persone da indagare, che blocca l’esecuzione dell’autopsia sul corpo del ragazzo, a disposizione della magistratura ad anatomia patologica a Pistoia. Essendo un accertamento non ripetibile, la procura vuole prima ricostruire il quadro e capire se ci siano soggetti da indagare, a tutela degli stessi.
L’obiettivo è affidare l’esame autoptico entro la fine di questa settimana. Significa che gli indagati, se ci saranno, saranno iscritti nel registro nelle prossime ore. L’autopsia aiuterà a capire la causa della morte del giovane e se poteva essere evitata. Gli esami effettuati dai sanitari del pronto soccorso di Prato la notte del 4 agosto, hanno dato tutti esito negativo per cui poco dopo, in mattinata, è stato dimesso. E a proposito.
L’avvocato della famiglia Giusti, ha evidenziato che nelle analisi del sangue fatte al pronto soccorso, c'è un valore anomalo di troponina, proteina che evidenzia possibili infarti in corso. Il direttore generale dell'Asl Toscana centro, Paolo Morello Marchese, in visita oggi al Santo Stefano per verificare di persona gli effetti della riorganizzazione degli spazi per alleggerire il carico sul pronto soccorso e migliorare il comfort di chi attende un posto letto, a specifica domanda ha spiegato ai giornalisti che "nei giovani e negli sportivi tale valore è normale che sia più alto. Per questo l'esame è stato ripetuto tre volte in un certo arco temporale, come indicano le linee guida che il personale ha seguito. Ebbene, quel valore non ha registrato variazioni significative. Siamo comunque, a disposizione della procura per chiarire qualsiasi aspetto. E' anche nostro interesse fare chiarezza. Colgo l'occasione per inviare un messaggio di cordoglio alla famiglia del trentunenne a nome di tutta l'Asl".
Prosegue intanto la procedura di rischio clinico iniziata ieri per verificare la correttezzza delle procedure seguite dal personale che si è occupato del trentunenne. Non solo il medico del pronto soccorso che ha richiesto gli esami e siglato il referto, ma anche il triage, gli infermieri, gli operatori della diagnostica e del laboratorio. Al momento non sono stati presi provvedimenti di sospensione in via cautelare verso nessuno.

(e.b.)
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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