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Montemurlo, imprenditore ricompra il defibrillatore rubato al parco Meoni e ne dona un secondo


Il gesto dei vandali risale a qualche giorno fa. Andrea Borelli, titolare della Tessitura Italia: "Il messaggio che voglio mandare è semplice: il bene vale sempre il doppio del male fatto"


Redazione


Sarà subito rimpiazzato il defibrillatore posto nel parco “Erasmo Meoni” di via Micca a Bagnolo, rubato qualche giorno fa da vandali che avevano anche danneggiato l'apposita colonnina che lo ospitava. A pochi giorni da quel gesto, che il sindaco Simone Calamai ha definito "grave e inconcepibile", arriva la donazione di Andrea Borelli, titolare della Tessitura Italia di via Giuseppe Di Vittorio a Bagnolo che, non solo si è offerto di ricomprare il defibrillatore sottratto, ma di raddoppiare il dono. "Ho letto con enorme rammarico la notizia del furto del defibrillatore – dice Andrea Borelli -. Sono rimasto allibito da un simile comportamento: non è concepibile commettere certe azioni con strumenti salvavita. Non dormirei sonni tranquilli, se rimanessi impassibile di fronte ad una notizia del genere e si perdesse una vita umana a causa di questo atto vandalico. Sarebbe una sconfitta per tutta la comunità. Per questo motivo ho deciso, non solo di donare un defibrillatore per sostituire quello rubato, ma di aggiungerne un altro da posizionare in altro luogo della città. Il messaggio che voglio mandare è semplice: il bene vale sempre il doppio del male fatto".
Il sindaco Simone Calamai ha accolto la notizia con grande favore e soddisfazione: "Montemurlo dimostra in ogni occasione di avere un grande cuore. Ringrazio Andrea Borelli della Tessitura Italia per la sensibilità e la generosità dimostrata. Rubare e vandalizzare un defibrillatore rappresenta un gesto gravissimo e inconcepibile, che fa davvero male dover registrare. Per fortuna persone come Andrea ci continuano a dare speranza e fiducia nel prossimo".
 In caso di infarto è fondamentale intervenire nei primi dieci minuti, in questo modo aumentano le possibilità di sopravvivenza e dunque la presenza di defibrillatori sul territorio è importante per provare a salvare vite. Andrea Borelli ha una spiccata sensibilità e attenzione verso questi temi anche perché, proprio per un infarto, nel 2019 ha perso un caro amico. Così, nel novembre 2020 ha installato nella sua azienda un defibrillatore a disposizione dei dipendenti e della comunità. Su esplicita volontà dell'imprenditore, infatti, il dispositivo è stato censito nella banca dati della Regione Toscana. Dunque, in caso di malore il 118 potrà indicare la presenza del Dae a eventuali chiamate di soccorso per arresto cardiaco nella zona di Bagnolo.
In quell'occasione Borelli aveva raccontato la motivazione che lo aveva spinto ad acquistare il defibrillatore e a metterlo a disposizione della comunità: "Ho voluto dedicare il Dae ad un mio caro amico, Federico Stefanelli, scomparso a soli 46 anni. Con Federico potevamo non sentirci per anni, ma quando avevo bisogno lui c’era. E così per il defibrillatore: un amico che si attiva al momento del bisogno. Spero che altri decidano di installare un Dae in azienda e di metterlo a disposizione della comunità. Solo se si crea una rete territoriale possiamo pensare di tante salvare vite umane".
 
 
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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