Ancora separati in casa. A una settimana esatta dal commissariamento della sezione di Oste, continua lo scontro dentro la Misericordia. Da una parte Massimiliano Iacolare, il commissario o, a seconda dei punti di vista, aspirante commissario a cui l'Arciconfraternita di Prato ha affidato il compito di prendere il comando della sezione, dall'altra il presidente o, anche qui è questione di punti di vista, ex presidente Daniele Bartoletti. Muro contro muro e, dall'una e dall'alta parte, frangia di “tifosi” a dimostrazione che la vicenda è complicata. Motivo del contendere è la sede di via Scarpettini: Oste sostiene che, di nascosto, la Misericordia di Prato abbia tentato di venderla, mentre Prato risponde di aver ricevuto solo una richiesta di acquisto a cui non è stato dato alcun seguito. Nei mesi scorsi Oste ha chiesto al giudice la trascrizione del bene e di fronte alle carte bollate la “casa madre” ha risposto con il commissariamento. Non molla Iacolare. Non molla Bartoletti. Separati in casa. “La sezione di Oste ha sotterrato l'ascia di guerra – commenta il commissario – rispetto ai primi giorni posso entrare e uscire liberamente dalla sede, ma resta il fatto che non posso fare quello per cui sono arrivato. Non ci sono sviluppi significativi ma è chiaro che non può continuare così e in qualche modo bisognerà uscirne fuori”. L'Arciconfraternita ci va cauta, un'azione forte per l'affermazione del commissario viene lasciata come ultima, ultimissima possibilità. La speranza è che Oste alzi le mani o, per dirla con le parole di Prato, che si arrivi ad uno sblocco della situazione in “ambito domestico” . “E' la prima volta in assoluto che un commissario, che è anche un confratello, viene osteggiato in questo modo – dice Massimiliano Iacolare – aspetto che l'ex magistrato, perché di ex si tratta, mi dia la possibilità di accedere agli atti, motivo per il quale sono qui”. A Oste la Misericordia non svolge più servizi: “Niente né per quanto riguarda la sfera emergenziale né per quanto attiene il sociale – spiega il commissario – la popolazione però non è rimasta scoperta perché tutto è stato passato alla Misericordia di Montemurlo che si sobbarca anche questo pezzo di territorio”. E intanto affiora l'eventualità di uno stop del parco mezzi: “Anche quelli fanno parte del gregge e finché li posso vedere niente da dire – conclude Iacolare – è comunque facoltà del commissario fare un'azione per bloccarli. Continuo a confidare nella misericordia di Dio, continuo a sperare che l'ex presidente faccia quello che deve dopo la decisione dell'Arciconfraternita”. Tutto rimesso allo spirito misericordioso, ma a quanto pare non ancora per molto. La sezione di Oste era preparata ad una mossa come il commissariamento, almeno a giudicare dal prelievo di 45mila euro operato sul conto corrente nei giorni immediatamente precedenti all'arrivo di Iacolare: “Abbiamo ritirato i soldi tramite due assegni – dice Bartoletti – che ora sono custoditi nella cassaforte. A un certo punto abbiamo avuto timore i conti potessero venire bloccati e ci siamo tutelati per garantire la gestione dei servizi”.
Alessandra Agrati