Mercato immobiliare, nell'anno della pandemia calo delle vendite di oltre l'11%. Prato peggio della media italiana
A livello nazionale il dato è di -7,7%, le zone più gettonate restano Castellina e Galceti. Prezzi delle vendite stabili, aumentano quelli degli affitti. L'analisi fornita da Mediatori Group
Nella provincia di Prato la crisi della compravendita immobiliare è stata più pesante rispetto alla media nazionale: - 11, 4% contro - 7,7%. Nel corso del 2020 le compravendite sono state 2.459 contro le 2.775 del 2019, a Prato città sono state 1.858 (2.116 nel 2019) nella provincia 601 contro 659.
I prezzi delle case al metro quadro restano stabili con 3.500 euro alla Castellina e 1.500 a San Paolo, dove però si è registrata una maggiore flessione rispetto al 2019. Le zone più gettonate sono Prato Nord e Ovest, cala la domanda nei quartieri densamente popolati. Per quanto riguarda la Provincia bene Vaiano e Vernio, dove comprare casa è ancora conveniente, e anche Montemurlo dove però i prezzi sono più alti (1.900 in alta Val di Bisenzio contro i 2.100 euro al mq di Bagnolo). Le richieste,scarseggiano gli immobili nuovi e crescono quelli costruiti fra gli anni ‘80 e ‘90, vanno verso soluzioni indipendenti con giardino. In crescita i canoni d’affitto, dove l’offerta propone soprattutto appartamenti piccoli con una spesa di 450 euro mensili per i monolocali che raddoppia per i trilocali.
I dati sono stati elaborati da Mediatori Group che ha fornito anche un profilo del compratore, generalmente un impiegato con un nucleo famigliare di tre persone ed età compresa fra i 45 e i 51 anni, e del venditore, mediamente un pensionato.
“La flessione registrata lo scorso anno – spiega Paola Vignolini responsabile MediaGroup Prato - è stata meno tragica del previsto, anche se Prato città ha sofferto maggiormente rispetto alla provincia. Nei primi tre mesi dell’anno c’è sta però una ripresa che ha riportato il mercato al livello del 2019”.
Il 51% degli acquirenti ha comprato casa investendo fra i 100 e i 199mila euro, in calo (5% i compratori disposti a pagare oltre 500mila euro). Il 38% rientrano nella tipologia di richieste vincolate (25% prima di acquistare deve vendere, 50% ha un mutuo difficile, gli altri in attesa dell’autorizzazione) diminuiscono le richieste buone (31% acquistano in contanti e 65% hanno ottenuto il mutuo) solo il 4% dei compratori ha fretta di concludere la trattativa, che in media dura 5 mesi.
Sul fronte degli affitti, l’indagine ha rilevato un aumento dei canoni rispetto allo scorso anno, diminuiscono quelli temporanei e crescono quelli più lunghi (3+2 e 4+4) mentre la tipologia contrattuale preferita è stata quella in regime di cedolare secca.
Per quanto riguarda gli affitti commerciali restano bloccati quelli destinati ai negozi e ristoranti, in ripresa i magazzini, ma di piccole taglie tra i 300/500 mq. A Prato però l’offerta media è di una metratura doppia.