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Maxi colpo alla Bpvi di Iolo, è caccia ai banditi. I sindacati: “Carente la sicurezza della filiale”


Secondo i carabinieri, che stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di sicurezza, la banda aveva un basista. Fisac Cgil sottolinea che solo tre mesi fa era stata tolta la guardia giurata all'ingresso


Redazione


C'è sicuramente un basista dietro la rapina da 180 mila euro messa a segno ieri pomeriggio, venerdì 27 gennaio, all'agenzia di Iolo della Banca Popolare di Vicenza da parte di una banda di esperti rapinatori provenienti da fuori regione, probabilmente dalla Campania (LEGGI).
Ne sono convinti i carabinieri del nucleo investigativo di Prato che conducono le indagini e che in queste ore stanno passando al setaccio le immagini registrate dalle telecamere della banca e da quelle pubbliche della zona a caccia di particolari utili, anche se i tre rapinatori erano incappucciati e indossavano dei guanti. Dei veri professionisti che sapevano come e quando entrare in azione. Il colpo è avvenuto poco dopo le 16 ma è probabile che durante la notte, siano state segate le sbarre di una finestra che dà sul retro per permettere ai banditi di entrare indisturbati nella banca e di aspettare il momento propizio per fare irruzione. Hanno minacciato i dipendenti con le pistole  e li hanno rinchiusi in una stanza. Poi hanno aperto i forzieri prelevando l'ingente quantità di denaro contante. Una rapina in grande stile che secondo i carabinieri può essere stata ben architettata solo utilizzando un basista.
I sindacati dei bancari sono sul piede di guerra e puntano il dito contro la mancanza di sistemi di sicurezza negli istituti di credito. In particolare la banca rapinata ieri, da tre mesi non aveva più il vigilantes all'ingresso: "La guardiania all'interno delle banche nel gabbiotto antiproiettile è l'unica garanzia che episodi violenti come quelli di oggi non accadono. – spiega in una nota Fisac Cgil Prato – Nella agenzia di Iolo la guardiania è stata tolta per scelta aziendale nel mese di ottobre e sono bastati tre mesi affinché la filiale fosse oggetto di una rapina compiuta probabilmente da professionisti. Anche stavolta, per così dire, è andata bene, nessuno si è fatto male fisicamente, ma se dovesse accadere l'irreparabile a colleghi o a clienti chi se ne assumerebbe la responsabilità ? In molti ci risponderanno che tutte le banche hanno fatto la scelta di togliere la guardiania. E allora noi vogliamo ribadire con forza a tutti i manager che guidano queste banche che hanno profondamente sbagliato. Non si può pensare di fare gli utili e di fare business sulla pelle dei colleghi e dei clienti". 
 
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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