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E' legato al pronto moda Dreamland il primo cinese identificato e denunciato per lesioni aggravate tra la decina di aggressori che lunedì 11 ottobre davanti a questa ditta di via Galvani ha colpito con bastoni e mazze da baseball i manifestanti che hanno partecipato al presidio organizzato da Si Cobas (LEGGI).
Lo conferma la procura che non specifica però il ruolo che questo soggetto ha all'interno dell'azienda. Sugli altri sono ancora in corso gli accertamenti della polizia. Nonostante le immagini registrate dal personale della Digos presente sul posto durante l'aggressione, è difficile dare un nome e un cognome a quei volti che erano in parte coperti dalla mascherina e che presentano tratti somatici piuttosto comuni. La decisione di non procedere con l'arresto, di cui gli organi di polizia hanno facoltà in questi casi, ha reso di fatto impossibile anche identificare sul posto il gruppo che ha aggredito i manifestanti per poi fuggire via con la stessa auto con cui è sopraggiunto.
Lo conferma la procura che non specifica però il ruolo che questo soggetto ha all'interno dell'azienda. Sugli altri sono ancora in corso gli accertamenti della polizia. Nonostante le immagini registrate dal personale della Digos presente sul posto durante l'aggressione, è difficile dare un nome e un cognome a quei volti che erano in parte coperti dalla mascherina e che presentano tratti somatici piuttosto comuni. La decisione di non procedere con l'arresto, di cui gli organi di polizia hanno facoltà in questi casi, ha reso di fatto impossibile anche identificare sul posto il gruppo che ha aggredito i manifestanti per poi fuggire via con la stessa auto con cui è sopraggiunto.
L'episodio sarà oggetto di un'interrogazione parlamentare da parte di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana. "Chiedo che sia fatta chiarezza. E mi auguro che questi criminali e chi li ha assoldati – conclude – vengano immediatamente fermati e messi in condizione di non nuocere".
Intanto Si Cobas ha annunciato una grande manifestazione per sabato alle 15. La partenza è davanti alla Dreamland, in via Galvani. Il corteo si snoderà poi lungo le strade del Macrolotto. "Perché non accada mai più, – scrivono Si Cobas – c’è bisogno di una risposta pacifica e determinata di tutta la città. C’è bisogno che questi luoghi invisibili dove cova lo sfruttamento siano attraversati da un vento nuovo di cambiamento".
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