10.07.2015 h 09:05 commenti

Maltrattavano anziani in una casa di riposo: sospesi nove addetti sanitari

La polizia ha indagato altri otto dipendenti della struttura. Tra le accuse anche di aver commesso furti ai danni delle persone ricoverate. Due avevano già dei precedenti. La procura aveva chiesto gli arresti domiciliari. L'Asl cambia tutto il personale della rsa
Guarda il video diffuso dalla polizia
Anziani indifesi coperti da schiaffi, insulti e da umiliazioni e persino derubati da chi avrebbe dovuto assisterli e curarli con dolcezza e professionalità.  Per questo motivo la polizia ha notificato stamani, venerdì 10 luglio, nove misure cautelari a carico di altrettanti operatori socio sanitari (oss) e infermieri che sono stati sospesi dal lavoro.
Erano tutti in servizio alla Rsa Narnali, in via del Guado. Una struttura con 46 posti letto per non autosufficienti, 10 per malati di Alzheimer e 40 lavoratori tra dipendenti Asl e operatori della cooperativa Astir. A mettere fine ai continui soprusi è stata la Squadra mobile, coordinata dal sostituto procuratore Egidio Celano, che a fine marzo ha piazzato delle telecamere in 9 delle 20 stanze della struttura per trovare le prove di quanto affermato da una segnalazione anonima confermata da due tirocinanti della scuola di specializzazione infermieristica. E le prove sono eloquenti, supportate anche da intercettazioni telefoniche. 
Diciasette in totale le persone indagate tra infermieri e operatori socio sanitari per maltrattamenti fisici e morali, lesioni e in due casi anche furto. Di questi ben 9, 2 infermieri Asl e 7 oss della cooperativa Astir, sono stati raggiunti da una misura cautelare di sospensione dal servizio. La procura aveva chiesto gli arresti domiciliari ma il gip Isidori ha optato per la sola misura interdittiva riservandosi di esaminare in seguito le posizioni di altri indagati. 
Queste le persone destinatarie del provvedimento del giudice: Alessandro Pozzato, 42 anni, residente a Montale (oss Astir); Daniela Lascialfari, 54 anni, residente a Prato (oss Astir); Chantal Abi, 50 anni, nata in Costa d'Avorio e residente a Prato (oss Astir);  Biagio Carta, 42 anni, nato in Svizzera e residente a Prato (infermiere Asl); Cristina Cianella, 59 anni, residente a Prato (oss Astir); Fiorella Parlanti, 57 anni, residente a Prato (infermiera Asl); Maria Grazia Carenzi, 54 anni, residente a Pistoia (oss Astir); Liviana Pastorelli, 54 anni residente a Carmignano (oss Astir); Filomena Di Lillo, 51 anni residente a Montale (oss Astir).
Tra l'altro due delle 9 persone sospese avevano già avuto dei procedimenti disciplinari per maltrattamenti in quella stessa struttura. Si tratta di un'addetta all'assistenza di base della cooperativa Astir per fatti avvenuti nel 2012, poi inspiegabilmente reinserita, e di una delle due dipendenti Asl che proprio in virtù di quel procedimento non lavorava più a Narnali, ma in un'altra struttura.
Una volta acquisite le prove necessarie, per evitare altri maltrattamenti in attesa del provvedimento del tribunale, la polizia ha deciso far capire al personale che c'erano delle indagini in corso presentandosi in struttura per degli accertamenti. Obiettivo raggiunto: abusi e violenze sono cessati immediatamente. Chi maltrattava quindi, sapeva bene di commettere un reato.
L’attività investigativa, svolta anche con l’ausilio della Direzione Sanitaria della Asl 4 di Prato, ha messo in luce una situazione grave, di umiliazione continua degli anziani, anche in momenti delicati della loro vita, e un contesto generalizzato di tali condotte. Quotidiani erano i maltrattamenti fisici e morali nei confronti dei degenti, sottoposti, senza alcun motivo, a strattonamenti e a condotte lesive della loro integrità fisica. Altrettanto quotidiani erano le condotte di dileggio e ingiuria verso gli ospiti della residenza, che ne denotano una costante volontà vessatoria nei confronti dei malati, come hanno spiegato gli inquirenti. 
Secondo quanto spiegato dal vicecommissario dell'Asl, Simona Carli è scattata l’immediata sospensione dal servizio dei tre dipendenti dell’Asl indagati, con la riserva di ulteriori valutazioni. L’Asl 4 ha inoltre provveduto alla risoluzione immediata della convenzione con la Cooperativa che operava nella struttura con 31 unità di personale addetto all’assistenza di base. Il servizio sarà garantito attraverso un nuovo affidamento ad altro soggetto. 
Eleonora Barbieri

 
Edizioni locali collegate:  Prato

Data della notizia:  10.07.2015 h 09:05

 
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