Un'udienza preliminare ricca di tecnicismi e schermaglie quella di oggi, venerdì 9 settembre, a carico degli infermieri della Asl 4 e operatori sociosanitari del consorzio Astir per i maltrattamenti agli anziani ricoverati nella Rsa di Narnali. Al centro tutte le questioni di legittimità civilistica. Dopo la pausa estiva, il giudice Angela Fantechi è stata chiamata a decidere sulle costituzioni di parte civile. Un lungo elenco di nomi, una trentina in tutto tra vittime e familiari per i danni fisici e morali (per la maggior parte assistiti all'avvocato Alberto Rocca) e Asl Toscana centro per il danno di immagine (avvocato Massimiliano Tesi) e, insieme, svariate eccezioni sollevate dalle difese. L'elenco per intero è stato ammesso. Quanto ai responsabili civili, ovvero i soggetti che dovranno eventualmente farsi carico dei risarcimenti in favore delle parti civili, ne sono stati individuati diversi che saranno citati per la costituzione nella prossima udienza. Vittime e familiari hanno chiesto di rivalersi sulla Asl e sulle imprese che fanno parte del consorzio Astir a cui sono riconducibili gli imputati, mentre la Asl ha fatto lo stesso con il consorzio. Diciassette gli indagati iniziali, tredici quelli per i quali il sostituto procuratore Egidio Celano ha chiesto il rinvio a giudizio (per i quattro rispetto ai quali la procura ha chiesto già nei mesi scorsi l'archiviazione, il giudice non si è ancora pronunciato). Non ancora ufficializzate le richieste di riti alternativi, tra abbreviato e patteggiamento sono almeno sette le posizioni che dovrebbero subito uscire dal processo senza approdare al dibattimento. Maltrattamento, furto aggravato, percosse, abbandono di persona incapace e ingiurie i reati contestati a vario titolo. Fu la denuncia di due tirocinanti a mettere in moto le indagini, tra la primavera e l'estate del 2015. Le telecamere nascoste messe dalla questura in alcune camere della Rsa portarono alla luce i comportamenti di chi doveva prendersi cura degli anziani.