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Maltrattamenti rsa: “Mai una segnalazione, rivedere controlli e bandi di gara”


Si è riunita stamani la commissione consiliare Politiche sociali per gli ultimi aggiornamenti sulla rsa di Narnali dopo i fatti dei maltrattamenti per i quali sono finiti sotto inchiesta 17 tra infermieri e operatori sociosanitari. Né i controlli a sorpresa né quelli programmati hanno mai fatto suonare campanelli d'allarme. Stupore per l'assenza di dimissioni


Redazione


Indignazione e condanna, rabbia e dolore. Ma anche stupore per le dimissioni che non ci sono state e censura per un sistema di “tutti responsabili, nessuno responsabile” che rischia di rimettere il conto sì ma senza risalire per intero la filiera del coinvolgimento. A quasi venti giorni dall'inchiesta della procura di Prato che ha indagato per maltrattamenti agli anziani diciassette tra infermieri e operatori sociosanitari in servizio nella rsa di Narnali, la commissione consiliare Politiche sociali presieduta da Gabriele Alberti (Pd) si è riunita per gli ultimi aggiornamenti. Una commissione allargata al sindaco Matteo Biffoni, all'assessore alla Salute Luigi Biancalani, al consigliere regionale Nicola Ciolini e al direttore della Società della salute Michele Mezzacappa. “Una vicenda che non è passata sotto traccia – ha precisato in apertura Alberti – la Asl ha alzato le mani e ha chiesto scusa, non basta ma almeno qualcosa ha fatto. Dalla presidente del consorzio Astir che gestiva l'unità di base della struttura mi sarei aspettato non solo le scuse ma anche le dimissioni. Chiederò alla commissione Controllo e garanzia una riunione e come gruppo consiliare Pd chiederemo alla presidente di esserci”. L'attacco, non il primo di questo tenore, è frontale. Nessuno sconto: dei 17 indagati, 14 sono dipendenti del consorzio. La Asl ha risolto immediatamente il contratto e affidato la rsa in via transitoria alla Misericordia in attesa della gara che sarà fatta entro fine anno per individuare un nuovo gestore. Dei tre infermieri coinvolti, due sono stati sospesi dalla magistratura (uno era già al centro di un procedimento disciplinare per violenza verbale e destinato dalla Asl ad altro incarico), il terzo era stato invitato a rimanere a casa e in seguito ad una richiesta circa il da farsi è stato sospeso.
“Chi ha commesso questi fatti deve essere punito nella maniera più rigorosa che la legge prevede – ha commentato il sindaco Biffoni – siamo di fronte a atti che segnano una rottura totale tra cittadini e istituzioni. Abbiamo chiesto al nostro ufficio legale di approfondire i termini della questione per capire se c'è la possibilità di istituirci parte civile in un futuro processo”.
“Indicibile il balletto di responsabilità tra Asl e Astir mentre la città viveva ancora lo choc di quelle immagini terribili dei maltrattamenti sui anziani indifesi, alcuni dei quali malati di Alzheimer – il commento di Rita Pieri (FI) – e la Asl che ha chiesto scusa ha fatto il proprio dovere e niente di più”. Lorenzo Rocchi (Pd) ha speso parole per chi ha avuto il coraggio di denunciare: “Vorrei sapere che fine hanno fatto queste persone e vorrei che la politica dimostrasse vicinanza a chi ha portato alla luce una situazione così incresciosa”.
Il ragionamento di fondo è trovare in una vicenda così drammatica uno spiraglio di costruzione. Partire da qui per voltare pagina e ripensare anche il metodo dei bandi di gara per servizi così delicati. La pianta organica in servizio fino al 10 luglio alla Rsa di Narnali è stata azzerata. Tutti via. Tutti. “Ha fatto bene le Asl ma dispiace per quei lavoratori estranei alle contestazioni – ha detto l'assessore Biancalani – sono stati puniti anche quelli che facevano le pulizie o lavoravano in lavanderia e che non avevano rapporti diretti con i malati. Tutta colpa del bando che non divide i ruoli ma è un unico pastone. Si dovrà pensare a cambiare”. L'idea è di separare ruoli e compiti così da individuare i diversi profili anche di fronte a responsabilità gravi. Ciolini (Pd) ha parlato di “responsabilità personali”: “Ho sentito parlare di stress correlato, di carichi di lavoro, di ferie non godute, di ore accumulate – ha detto riferendosi anche al sindacato – ma maltrattamenti come questi non sono giustificabili. Forse siamo di fronte a persone che non erano adatte a fare questo lavoro che è prima di tutto missione e passione. L'assistenza agli anziani non deve essere il rifugio di chi ha perso il lavoro, è necessario incidere di più sulla selezione e migliorare i margini di garanzia per chi assiste e per chi viene assistito”. Secca la replica di Silvia La Vita (M5S): “Le responsabilità sono anche politiche e sono molto gravi, chi doveva controllare non lo ha fatto a partire dalla Regione che non applica la prevenzione sul rischio della sindrome di burnout. In altri Paesi, episodi di genere avrebbero fatto saltare diverse teste. A livello regionale proponiamo l'istituzione del geriatra di Rsa per aumentare il controllo”. Roberta Lombardi (Pd): “Occorre capire fino in fondo le cause di quanto accaduto e da lì cominciare”.
Guai a pensare che la struttura di Narnali sia stata “abbandonata”: “I controlli da parte della commissione interdisciplinare sono stati regolari, io stesso – ha spiegato l'assessore Biancalani – ho letto i verbali. Sono controlli programmati che si limitano alla funzionalità delle attrezzature e dei locali”. E se i controlli programmati non hanno sollevato mai dubbi, lo stesso vale per quelli “a sorpresa”: ne ha fatti qualcuno lo stesso Biancalani, il giorno prima il consigliere comunale Gianni Bianchi (Pd) che è medico era andato a visitare una sua paziente, è capitato che di notte arrivasse improvvisa qualche verifica. Sospetti, campanelli d'allarme: niente. E nemmeno lamentele o segnalazioni seppure nella bacheca della rsa era disponibile un questionario da compilare in forma anonima. “Se nessuno si è mai accorto di niente vuol dire che i controlli non funzionano” che ha anche ribadito la ferma volontà della Regione di conservare e tutelare l'eccellenza del centro Alzheimer di Narnali. Il direttore della Società della salute Mezzacappa ha illustrato gli assetti che sono stati definiti per la gestione emergenziale che sarà attiva fino all'arrivo del nuovo gestore: “Quattro le azioni: mantenimento della continuità assistenziale, ripristino delle corrette relazioni con pazienti, familiari, medici di base e specialisti, ripristino delle performance ottimali dovute per una rsa, tenuta ordinaria della struttura”.  

nadia tarantino
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