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Malaparte, a 60 anni dalla morte Prato ricorda il suo “maledetto concittadino”


Conferenze, lectio magistralis e visita al mausoleo a Spazzavento tra gli eventi in programma voluti dal Comune per celebrare il 19 luglio 1957


Redazione


A 60 anni dalla morte, Prato ricorda uno dei suoi personaggi più illustri, Curzio Malaparte. Questa mattina, 22 giugno, il Comune ha presentato le iniziative, coordinate dalla Biblioteca Lazzerini, per ricodare la figura del poliedrico  intellettuale del Novecento. Il calendario degli appuntamenti si intitola "Maledetto pratese" riprendendo il titolo di uno dei suoi più famosi libri, e si articola in conferenze, visita al mausoleo a Spazzavento, lectio magistralis. «Quella che dedichiamo a Curzio Malaparte è una rassegna di eventi che ora celebra i 60 anni dalla sua morte, avvenuta il 19 luglio 1957, e che si collegherà nel giugno 2018 con il 120° anniversario della nascita, il 9 giugno 1898 – afferma l'assessore alla Cultura, Simone Mangani – Insieme alla Casa Pia dei Ceppi, la Società filosofica italiana e il Cai abbiamo realizzato un programma di incontri per riscoprire il Malaparte scrittore e personaggio, come già da molti anni fanno in Francia e in altri Paesi».
Il 18 luglio Adelphi, la casa editrice che sta ri-pubblicando tutto Malaparte dopo anni di oblio, sarà ospite della Biblioteca Lazzerini per l’incontro Un autore, un editore. L’eredità Malaparte: una conversazione con Matteo Codignola e Cristiano de Majo condotta da Chiara Mannocci.
Il giorno esatto della morte, il 19 luglio, ci sarà un doppio, imperdibile, appuntamento.
Al mattino, si terrà la passeggiata a Spazzavento: una camminata al mausoleo di Malaparte sul Monte Le Coste, lungo il segnavia CAI numero 10. Il ritrovo è a Villa Filicaia alle ore 7 per salire a Spazzavento e  partecipare alla tradizionale cerimonia della deposizione della corona sulla tomba di Malaparte.  Il rientro a Santa Lucia è previsto per le ore 12 circa. Sarà un modo anche per ricordare Fiorenzo Gei, il presidente del Cai, morto lo scorso 26 maggio dopo un grave incidente, che un anno fa dedicò i suoi giorni liberi alla ripulitura e sistemazione del sentiero per Spazzavento. «Un ricordo particolare va a Fiorenzo Gei, il presidente del Cai Prato recentemente scomparso – sottolinea il vicepresidente Enrico Lorenzoni – che insieme ai suoi amici dedicava il suo giorno libero dal lavoro alla ripulitura e alla manutenzione del sentiero per Spazzavento, un'opera che prestava gratuitamente e volontariamente. Anche grazie a lui, insieme al Comune di Prato,  oggi il percorso è fruibile da parte di tutti».
La sera dello stesso 19 luglio, un altro grande pratese omaggerà Malaparte. Sul palco della Corte delle Sculture della Lazzerini, lo scrittore Sandro Veronesi terrà la sua lectio magistralis sul testamento spirituale di Malaparte, ovvero su Mamma Marcia, uscito postumo, testo privato e pubblico, letterario e politico, immaginifico e sanguigno. Mamma Marcia è un’incompiuta e proprio questa incompiutezza permette di nuotarci dentro liberamente, per trovarvi le perle che contiene ed estrarle direttamente, senza dover sottostare alle sue condizioni. La lettura ragionata di questo libro è l’oggetto della lectio di Sandro Veronesi, pratese come Malaparte, europeo come Malaparte, che si immedesima nello scrittore mentre assiste impotente a due catastrofi: la vecchia madre pratese che finisce di vivere e la giovane Europa post-bellica che comincia a morire.
Il programma offre spunti di riflessione  e occasioni di approfondimento sull'opera di Malaparte ospitati a palazzo Datini. Ad esempio venerdì 30 giugno alle ore 21 Giuseppe Panella, docente della Scuola Normale Superiore di Pisa parlerà delle categorie estetiche di Malaparte nell’incontro dal titolo Lo choc, l’orrore, il surreale. «L'obiettivo è mettere in evidenza lo spessore di Malaparte come intellettuale europeo – dice il professor Panella – E' stato uno degli autori che ha saputo descrivere nelle sue opere il disagio intellettuale ed esistenziale del Novecento. Era un intellettuale vero, testimone eccezionale della sua epoca e della cultura non solo italiana, ma europea». Il 14 luglio, sempre alle 21, si aprirà il sipario sulla grande passione di Malaparte per il ciclismo. Walter Bernardi, presidente della Fondazione Casa Pia dei Ceppi, guiderà gli spettatori nei reportages di Malaparte su Coppi e Bartali.
Infine, da oggi e fino al 31 luglio, nelle vetrine espositive della Lazzerini  sarà allestita la mostra bibliografica Il profumo dei testi: le prime cento parole delle opere di Curzio Malaparte, da Viva Caporetto! del 1921 fino a Il compagno di viaggio, progetto di romanzo e poi soggetto per un film che Malaparte non poté girare a causa della malattia, inedito in volume fino al 2007. Molte opere sono esposte nella prima edizione e provengono tutte dalle collezioni della Biblioteca comunale. Accanto ai libri di Malaparte scorrono le immagini del classico video documentario Prato come me: atmosfere malapartiane, promosso e realizzato nel 2007 dall’Amministrazione comunale, dal Museo del Tessuto e dalla Rai.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero
Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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