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Lutto nel mondo sindacale e politico, è morto Giuseppe Gregori


Storico dirigente della Camera del Lavoro di Prato e assessore della giunta Romagnoli, aveva 64 anni. Dopo una lunga malattia e'morto a Milano


Redazione


È morto Giuseppe Gregori. L'ex assessore della giunta Romagnoli e dirigente della cgil di Prato era malato da tempo. Nei giorni scorsi era stato ricoverato alla clinica Humanitas di Milano dove è morto ieri, domenica 11 giugno. Aveva 64 anni. Originario di Carrara, Gregori era arrivato a Prato nel 1978 come dipendente della Cassa di Risparmio di Prato. È qui che inizia il suo impegno nel sindacato di piazza Mercatale portando avanti le istanze dei bancari. Poi entra nella segreteria della camera del lavoro. Nel 1995 e'segretario generale dei tessili pratesi e l'anno successivo anche toscano. Dal 2000 e'segretario generale della Camera del Lavoro. Nel 2005 viene chiamato nella giunta del sindaco Romagnoli che gli affida le deleghe della scuola e della polizia municipale. Terminata questa esperienza politica va in pensione e si dedica a tempo pieno alla sua passione per la storia del territorio di cui è un profondo conoscitore, in particolare del movimento operaio e delle evoluzioni politiche. Numerose le pubblicazioni che ha dedicato a questi aspetti. I funerali si svolgeranno domani 13 giugno, alle ore 16 al cimitero di Avenza Carrara località Turigliano (viale xx settembre). Gregori infatti, era tornato nella sua città d'origine assieme alla famiglia circa un anno fa.
Alle esequie sarà presente il Gonfalone del Comune di Prato accompagnato da una delegazione composta dal vicesindaco Simone Faggi, dall’assessore all’Innovazione tecnologica Benedetta Squittieri e dal cerimoniere Giancarlo Calamai. Il sindaco Matteo Biffoni, in rappresentanza di tutta l'Amministrazione comunale, esprime il proprio cordoglio: «L’impegno lo caratterizzava in tutte le cose che faceva, sia come sindacalista che come amministratore pubblico e poi come storico – ricorda il sindaco Biffoni, consigliere comunale quando Gregori era assessore – La città perde una delle sue memorie storiche, un uomo sensibile e attento alla realtà che ci circonda, con una grande passione per la storia locale e la capacità di saper trasmettere il proprio sapere alle generazioni più giovani». 
Parteciperà anche il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini, suo amico e collega quando entrambi lavoravano alla Camera del Lavoro: «Con Giuseppe ho condiviso una lunga esperienza nel sindacato, che ricordo con affetto. Lui era il nostro “ideologo”, lo storico del sindacato. Era una persona schietta, leale, apprezzata da tutti. Un personaggio importante non solo per il suo impegno nel sindacato ma più in generale per la città di Prato e per il distretto, al quale ha dedicato la sua passione per la scrittura e la ricerca storica. Sentiremo la sua mancanza».
Il cordoglio di Gabriele Bosi, segretario provinciale del Pd di Prato: "Con Beppe Gregori ci lascia un sindacalista e un amministratore, ma soprattutto direi un intellettuale appassionato della sinistra e della storia del nostro territorio, temi ai quali ha dedicato durante la sua vita numerosi libri e pubblicazioni importanti. Era un uomo di forti convinzioni che non si negava al confronto, anche nel dissenso. Mi piace ricordare la disponibilità generosa e spontanea con cui si rapportava con i più giovani che gli chiedevano un chiarimento sui rapporti economici nel distretto o su una pagina della nostra storia locale. A me è capitato più volte di farlo e posso dire di aver sempre imparato qualcosa, anche quando le opinioni non coincidevano. Rivolgo ai suoi familiari il cordoglio di tutto il Partito democratico di Prato".

Commossa nei suoi sentimenti più profondi, la Cgil di Prato si stringe intorno alla famiglia di Gregori. "Già la stampa, i media, hanno ricordato le tappe della sua vita pubblica e quelle nel sindacato. A noi – si legge in un comunicato della segreteria – preme ricordare l’uomo che ha sempre portato avanti, indefettibilmente, le proprie idee il proprio pensiero. Ed un uomo capace di guardare lontano, oltre l’immediatezza di ciò che ogni giorno ci travolge con le proprie esigenze contingenti. Per questo anche un uomo che non sempre è stato compreso, ma di cui è stato difficile non riconoscere la grandezza del pensiero e delle opere. Chi è sempre stato d’accordo con lui, ma anche chi ha avuto talvolta delle divergenze, non può non concordare sull’altezza morale della sua figura, di un uomo che ha sempre pensato alla politica, ma non alla semplice carriera. E insieme a questo vorremmo ricordare la figura dello studioso, dell’appassionato di storia, che allo studio della storia locale ha dedicato decine di opere e gran parte del suo tempo libero. Una figura insolita nel sindacato, dove l’immagine dello studioso non è la tipologia preponderante, eppure Giuseppe fu -contemporaneamente- capace di amare lo studio e il mondo del lavoro, di sentirsi vicino concretamente ai lavoratori. La Cgil oggi piange il sindacalista Giuseppe Gregori e Beppe l’uomo, l’amico con cui, gran parte di noi, ha trascorso una fetta rilevante della propria vita e che speravamo, secondo la natura comune delle cose, di avere con noi ancora per molti anni. A Beppe va il nostro saluto, si abbassano, abbrunate, le nostre bandiere".
 
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