Lo Scoglietto di Portoferraio sotto la lente d'ingrandimento ambientale dei sub pratesi
L'associazione collabora con il corso di laurea in Chimica dell'Università di Pisa per un progetto specifico dedicato a questa isola
Sub Prato asd
Sub Prato partecipa ad un progetto coordinato dall’Università di Pisa per il monitoraggio ambientale dello Scoglietto di Portoferraio. Sabato 14 maggio si è svolta una giornata dedicata all’insegnamento delle tecniche di campionamento ambientale per gli studenti del corso di laurea triennale in Chimica del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa. Il progetto denominato “Mare Nostrum: monitoraggio ambientale delle acque nella zona di tutela biologica dello Scoglietto di Portoferraio” è stato promosso e coordinato da Alessandro Pratesi, Stefania Giannarelli, Tarita Biver ed Alessio Ceccarini, docenti dell’ateneo pisano, ed ha visto la partecipazione attiva di 20 studenti che si sono cimentati nelle attività di campionamento sia da barca che da terra delle acque dell’Isola d’Elba.
Questo evento è stato realizzato anche con la fondamentale organizzazione tecnico-logistica del Sub Prato Asd che, grazie alla sua squadra di subacquei altamente addestrati del Gruppo Bio Blue Heart (Daniele Bottoni, Luca Martinello, Alessandro Pratesi e Pavel Alimov), ha curato le fasi di campionamento manuale dei sedimenti sul fondale marino. I necessari mezzi nautici sono stati messi a disposizione dal Circolo Teseo Tesei di Portoferraio. L’Asd Sub Prato a partire dal 1966 è il punto di riferimento, nella provincia di Prato, per tutti coloro che vogliono approcciarsi al mondo subacqueo e sino dalla sua fondazione si è sempre contraddistinta per l’impegno nella tutela dell’ambiente marino. "Negli anni, grazie al continuo impegno dei soci,- spiega Luca Martinello, presidente dell'associazione - l’Asd Sub Prato ha sviluppato quelli che sono stati da sempre i suoi valori: l’insegnamento della subacquea, la valorizzazione degli sport acquatici e l’impegno sociale, attraverso il proprio gruppo di Protezione Civile, sul territorio del Comune di Prato. La principale vocazione dell’associazione è l’insegnamento dell’attività sportiva subacquea, portata avanti da un nutrito staff di istruttori ed aiuto istruttori che mettono a disposizione tutta la loro professionalità e preparazione. Quest’attività, oltre ad essere fondamentale per la vita e la crescita dell’associazione, ha rappresentato negli anni un punto di riferimento per avvicinare alla subacquea tanti giovani e meno giovani della città di Prato. Ogni anno riusciamo ad avere numerosi allievi suddivisi tra corsi di Ara (immersioni con autorespiratore ad aria) e di apnea. Inoltre, l’associazione vanta un importante impegno sociale, operato dal gruppo di Protezione civile, attivo all’interno del sistema di Protezione civile del Comune di Prato, ed il gruppo Bio Blue Heart, dedicato alle attività di protezione e salvaguardia dell’ambiente marino. Il Sub Prato fin dalla sua nascita è intervenuta in caso di calamità naturali per dare un contributo alle popolazioni colpite. Alla fine degli anni novanta venne istituito in Italia il servizio nazionale della Protezione Civile, la nostra associazione vi aderì creando il suo gruppo. Da allora - prosegue Martinello - svolgiamo le nostre attività, per quanto concerne la specializzazione subacquea, sotto la direzione del sindaco quale autorità di protezione civile all’interno del proprio comune, ma anche di supporto alla Regione qualora se ne ravvisi la necessità".
Il gruppo “Sub Prato Gruppo Bio Blue Heart”, invece, è stato creato nel 2020 per meglio organizzare e coordinare l’impegno dei soci nella tutela ambientale, uno dei principi cardine dell’associazione. La nascita di questa nuova realtà ha l'obiettivo di contribuire a formare e rafforzare una solida rete di relazioni professionali tra Istituzioni e associazioni con il risultato di contrastare, con un’azione collettiva, il degrado ambientale. Effettivamente a due anni della nascita il gruppo ha portato avanti numerosi progetti: sono state organizzati incontri formativi nelle scuole e con la popolazione, c'è una collaborazione con Legambiente e, infine, il nuovo rapporto con il dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa. "È nostra intenzione - conclude Martinello - continuare, con impegno, la strada intrapresa così da portare una maggiore consapevolezza sul tema della protezione e conservazione dell’ambiente naturale, con lo scopo di sollecitare, sia privati cittadini che Istituzioni, a proteggere quella che è a tutti gli effetti la nostra unica grande casa".