Lite tra genitori per vaccinare il figlio: il giudice dà ragione alla madre e autorizza la somministrazione

E' stato un giudice a risolvere il dissidio tra una madre e un padre separati, genitori di un bambino che frequenta la scuola elementare a Prato e che non si trovavano d'accordo sulla necessità di vaccinare il figlio. Il giudice Giulia Simoni, del tribunale di Prato, ha emesso lo scorso 8 giugno una ordinanza che autorizza la somministrazione di alcuni vaccini al piccolo, come chiesto dalla madre, assistita nella circostanza dall'avvocato Maria Giulia Mazzoni.

Nella sentenza il giudice fa esplicito riferimento al recente decreto legge 73 del 7 giugno 2017 con il quale il governo ha imposto l'obbligo di una serie di vaccinazioni per i bambini che frequentano asili e scuole pubbliche. Decreto che, secondo il giudice Simoni ha "dichiaratamente adottato una scelta a favore di quei trattamenti sanitari al fine di tutelare la salute pubblica e il mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale".

In particolare la madre, seguendo le indicazioni dei medici del Meyer, voleva sottoporre il figlio ad alcune vaccinazioni quali anti-meningococco B, anti-pneumococco 13 e antinfluenzale. Il padre, invece, si opponeva alla somministrazione dei vaccini, ritenendoli potenzialmente pericolosi per il piccolo. Vista l'impossibilità di arrivare ad un accordo, tenendo conto del fatto che entrambi i genitori hanno l'affido congiunto del piccolo, la controversia è finita davanti al giudice.

Nell'ordinanza del tribunale si sottolinea come la richiesta della madre fosse suffragata dal parere dei medici del Meyer. Il giudice Giulia Simoni ricorda poi come "in mancanza di certezze scientifiche sugli effetti collaterali delle vaccinazioni raccomandate dal Meyer, dev'essere valorizzato il dato statistico dei numerosi casi di meningite manifestatasi negli ultimi anni soprattutto in Toscana e della elevata pericolosità di tale malattia". Pertanto il giudice ha ritenuto di accogliere la richiesta della madre e di autorizzare la vaccinazione del bambino.