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Lettera aperta degli insegnanti alle famiglie cinesi: “Mandate i vostri figli a scuola”


Il fenomeno della mancata presenza in classe molto forte soprattutto nelle superiori. Nel testo, scritto anche in lingua cinese, l'appello ai ragazzi e ai genitori: "Tutti abbiamo paura ma quello che state perdendo è troppo importante per il vostro futuro"


Redazione


Ci sono le firme di 35 insegnanti pratesi in calce alla lettera aperta (scritta anche in cinese) indirizzata alle famiglie di origine cinese con l'appello a mandare i loro figli a scuola affinché non perdano un momento fondamentale per la loro crescita personale e per quella dell'intera comunità dove vivono. 
L'iniziativa nasce dalla constazione di come "oggi, nella nostra provincia, gli alunni di origine cinese sono fra quelli che più stanno pagando la crisi del Coronavirus". 
"Da quando è iniziata la seconda ondata – si legge nel documento – moltissimi di questi ragazzi hanno smesso di frequentare la scuola, soprattutto alle superiori. Alcuni di loro hanno cercato di recuperare con le videolezioni da casa, ma le difficoltà con la lingua italiana sono aumentate, perciò tanti hanno abbandonato anche questa modalità. È quello che è successo ovunque: le difficoltà e le debolezze degli alunni si accentuano con la didattica a distanza, e a rimetterci è chi già partiva da uno svantaggio, sia esso economico, sociale, emotivo o linguistico, come per molti alunni di origine cinese".
Un problema, questo, che si è presentanto già all'inizio dell'anno scolastico e che ha coinvolto anche la scuola dell'obbligo, con gli interventi delle amministrazioni comunali nei confronti delle famiglie per convincerle  a non tenere a casa i figli. "Il motivo, lo comprendiamo, è la paura che i bambini e i ragazzi siano esposti al contagio in classe o sui mezzi di trasporto pubblico – proseguono gli insegnanti -. Non lo nascondiamo, anche noi siamo preoccupati, perché stiamo vivendo un momento tragico, pieno di insidie e di incertezze per noi, per i nostri cari – e i figli sono il bene più grande che abbiamo – , ma la paura non deve paralizzarci; è necessario reagire facendo tesoro dell’esperienza degli ultimi mesi, per cercare insieme soluzioni e non rinunciare a un bene essenziale come il pane qual è l’istruzione".
"La scuola è un diritto fondamentale per la vita della nostra società – si afferma nella lettera -; ogni soluzione di ripiego, come di fatto è la didattica a distanza, ne svilisce la funziona educativa e civile. Ben venga quindi una parziale riapertura in presenza della scuola, anche delle superiori! Certo non basta. Il rischio zero, lo sappiamo, non esiste, ma sì il dovere di contenere con ogni mezzo il contagio. La scuola utilizzerà tutti gli strumenti di cui dispone per garantire la sicurezza dei ragazzi (mascherina sempre, distanziamento, igienizzazione di mani e superfici, aerazione dei locali e controllo della temperatura), ma anche gli enti locali dovranno provvedere a un trasporto pubblico adeguato per evitare gli assembramenti e la diffusione del virus. Approfittiamo per richiamare l’attenzione dei nostri amministratori su questo punto assolutamente centrale. La sicurezza a scuola (ma anche prima e dopo la scuola) è un’esigenza comune (di studenti, genitori, docenti): possiamo unire le forze per ottenere ciò che riteniamo indispensabile per garantirla".
Ecco quindi l'appello finale, rivolto sia agli studenti sia ai loro genitori: "Cari ragazzi, la scuola o è dal vivo, in presenza, coi nostri corpi e le nostre voci, anche se coperte dalle mascherine, o non è vera scuola. Quello che state perdendo è troppo importante per la vostra vita adesso e per il vostro futuro, e – aggiungiamo – per il futuro del nostro territorio e dell’Italia. Cari genitori, voi avete un ruolo fondamentale per garantire ai vostri, ai nostri ragazzi l’istruzione scolastica, e un futuro libero, dignitoso, che li porti a costruire una società migliore. Tornate a scuola o almeno discutiamone insieme, cerchiamo soluzioni efficaci anche nella difficoltà". 

ECCO LA LETTERA CON LA TRADUZIONE IN CINESE

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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