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La lite tra Misericordie tiene fermi 19 mezzi, ma il giudice che deve decidere è a Rieti


Ancora nulla di fatto nello scontro che da più di due mesi contrappone Misericordia di Prato e Misericordia di Oste. Il giudice che deve decidere se ratificare oppure no il commissariamento è stato trasferito ed è costretto a dividersi tra due ruoli e a lavorare a distanza. Fermi i veicoli, fermi i volontari, paralizzata l'attività


Redazione


Diciannove mezzi di soccorso e assistenza fermi da più di due mesi in attesa della decisione del giudice sulla lite che contrappone Misericordia di Prato e Misericordia di Oste. Ma il giudice è stato trasferito d'urgenza nelle zone colpite dal terremoto e per questo da qualche settimana è costretto, suo malgrado, a lavorare a distanza con inevitabili slittamenti. Fatto sta che non c'è ancora una soluzione alla lite scoppiata all'indomani del commissariamento respinto dalla dirigenza di Oste con l'occupazione della sede. La diatriba è nata in seguito al tentativo della Misericordia di Oste, attraverso un atto formale presentato al tribunale, di trascrivere a suo nome la proprietà della sede di via Scarpettini che, per statuto, è intestata all'arciconfraternita. Trascrizione tentata per mettere le mani sull'immobile e tagliare fuori da ogni decisione l'attuale proprietà che ha cercato di spuntarla nominando un commissario a cui, ancora oggi, non è consentito di esercitare il proprio ruolo. Era metà agosto, da allora la Misericordia di Prato, assistita dall'avvocato Federico Febbo, aspetta che il giudice si pronunci sulla richiesta di dare efficacia al commissariamento. Ma il giudice a cui è stato assegnato il procedimento è lo stesso che aveva chiesto tempo addietro il trasferimento e che è stato spostato in fretta e furia a Rieti dopo il sisma che ha colpito l'Italia centrale. Ecco che il giudice, che si è portato dietro tutti i fascicoli compreso quello dello scontro tra Misericordie, si divide tra due ruoli. In attesa di sciogliere l'interrogativo, la Misericordia di Oste è ferma: i mezzi sono parcheggiati nel garage perché l'arciconfraternita ha dirottato tutti i servizi del 118 sulle altre associazioni del territorio. Fermi i mezzi, ferma la sede, fermi i volontari come se la Misericordia di Oste non esistesse. E' così da più di due mesi, saranno le carte bollate a dire come finirà lo scontro fratricida che nessuno – mediatori e pacieri – è riuscito ad appianare. 

 
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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