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L'ospedale di Prato, costruito in project financing insieme a quelli di Lucca, Pistoia e Massa, non sarà più gestito, per la concessione, da chi lo ha costruito. Dopo quattro anni di trattative il gruppo di costruzioni Astaldi, insieme con i soci Techint e Pizzarotti, ha venduto la concessione di realizzazione e gestione dei quattro ospedali.
Adesso la società Sat, che gestisce i servizi non sanitari (mense, parcheggi, ristorazione, pulizie, spazi commerciali) del Santo Stefano e degli altri tre plessi, appartiene per il 98 per cento delle quote al fondo d'investimento Equitix. la notizia è stata diffusa dal quotidiano Il Sole 24 Ore che spiega come, grazie a questa cessione, il gruppo Astaldi potrà ridurre l'indebitamento in maniera decisa. L'operazione finanziaria, definita molto complessa visto l'intreccio tra pubblico e privato, è iniziata quattro anni fa e si è chiusa a dicembre.
"I quattro ospedali toscani di Prato, Pistoia, Lucca e Apuane, spiega il quotidiano economico, sono stati realizzati in project financing da Astaldi con un investimento di 419 milioni e un percorso tormentato che si è protratto per 12 anni (l'avviso pubblico della Regione Toscana, che ora è il proprietario immobiliare, risale al 2003 ma l'ultimo ospedale, quello delle Apuane, è stato inaugurato il 15 gennaio 2016). L'investimento effettuato dai privati viene ripagato dalla gestione, per 19 anni dall'apertura dell'ultimo ospedale, dei servizi non sanitari che ora avranno, dunque, un nuovo referente".
La cessione delle quote di maggioranza di Sat non avrà nessuna ripercussione diretta sul funzionamento dell'ospedale, visto che rimarranno validi tutti i contratti attivi con Sat.
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