La Camera del Lavoro di Prato compie 125 anni e scommette sui giovani
Le nuove sfide partono anche dal ripensare il distretto e dalla lotta contro l'inflazione. Alla cerimonia per i festeggiamenti un riconoscimento ai segretari che si sono alternati negli ultimi decenni
Il 4 luglio del 1897 nasce a Prato la Camera del lavoro da un piccolo gruppo di tessitori e tipografi che seguono l'esempio di Milano e Firenze.
Da allora sono passati 125 anni, tante battaglie, vittorie e sconfitte, ma soprattutto una città che è cambiata e nuove sfide da affrontare "Il futuro - ha sottolineato Lorenzo Pancini segretario della Cgil - parte dalla nostra proposta "Ripensare Prato" a partire dal manifatturiero, per governare la transizione ecologia e digitale, trasformano il terziario da povero a ricco di valore aggiunto. A questo si affianca la battaglia sui salari, erosi dell' 8% e quindi la redistribuzione della ricchezza".
Sono 30 mila gli iscritti alla Cgil, in un quadro molto diverso rispetto al tempo delle grandi battaglie, a partire da "Prato non deve chiudere", infatti il distretto è costituito per il 50% da confezioni e terziario che non produce valore aggiunto, un distretto con tanto precariato e soprattutto l'allontanamento dei giovani dal sindacato: "Dobbiamo riaprire le porte della Camera del lavoro anche ai giovani che dimostrano partecipazione e interesse per le grandi battaglie civili, a partire dall' ambiente, ma meno coinvolti in quelle del lavoro. anzi assistiamo a un fenomeno in crescita di dimissioni per costruire una nuova vita dove il lavoro non è più al centro".
A festeggiare i 125 anni della Cgil di Prato la segretaria generale della Cgil toscana Dalila Angelini e il sindaco Matteo Biffoni "La storia della Camera de Lavoro attraversa e si interseca con quella della città - ha sottolineato Biffoni - che ha fatto del lavoro la sua religione laica. Ci serve una Cgil tonica e vitale perchè in questi giorni vengono messe in discussioni le tante lotte fatte dai sindacalisti, anche pagate con la vita".
Ai festeggiamenti sono stati invitati anche i segretari che si sono succeduti negli ultimi decenni: Franco Martini, Marcello Cappellini, Ambra Giorgi, Manuele Marigolli e Alessandro Fabrizzi a cui è stato consegnato un attestato, quello di Giuseppe Gregori morto nel 2017 è stato consegnato alla moglie Annalisa.

Nella sede della Cgil è stata allestita anche una mostra fotografica che ripercorre la storia della Camera del lavoro pratese. "E' nata - ha spiegato la storica Annalisa Marchi - sulla scia di quello
che succedeva in altre città, ma partendo dallo sciopero del 1891 al Fabbricone per il dimezzamento delle tariffe dei tessitori, che ha reso necessario la presenza di qualcuno che avesse il compito di aprire vertenze ma anche accogliere il bisogno di aprire un luogo di socializzazione".