07.01.2015 h 12:12 commenti

L'investitore di Giancarlo Ravidà davanti al giudice venerdì per la convalida del fermo

La procura insiste sulle ipotesi di reato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Gli inquirenti stanno ripassando uno ad uno i filmati delle telecamere della zona per verificare le dichiarazioni dell'uomo
L'investitore di Giancarlo Ravidà davanti al giudice venerdì per la convalida del fermo
Sarà celebrata venerdì l'udienza per la convalida del fermo del marocchino di 29 anni che sabato sera in via Valentini ha investito con la sua auto Giancarlo Ravidà, il diciannovenne originario di Foggia, deceduto la mattina seguente all'ospedale fiorentino di Careggi. Il sostituto procuratore Lorenzo Gestri presenterà oggi la richiesta al giudice per le indagini preliminari. Le ipotesi di reato, omicidio colposo e omissione di soccorso. Un'accusa, quest'ultima, che l'avvocato Leonardo Pugi, il legale del marocchino che si è costituito lunedì sera in questura, è fiducioso di cancellare in quanto il suo assistito ha dichiarato di essersi fermato dopo l'impatto, di aver prestato soccorso assieme alle altre persone che poi sono intervenute, ma di non essersi dichiarato come colui che era alla guida dell'auto che ha investito lo studente universitario. Una versione che è al centro delle verifiche degli investigatori. 
In queste ore la polizia municipale sta visionando le immagini delle telecamere della zona, particolarmente ricca di sistemi di sorveglianza. Si tratta di capire se l'auto del marocchino, un'Audi A3 intestata alla moglie italiana, sia stata immortalata nei minuti successivi all'incidente oppure no. Da ambienti investigativi si apprende intanto che la decisione di costituirsi alla polizia ha soltanto anticipato quello che sarebbe stato l'esito delle indagini. Una volta identificata l'auto, infatti, la targa sarebbe sicuramente finita nell'elenco di quelle da controllare. Non solo: l'impatto pare abbia provocato sulla carrozzeria segni compatibili con un l'urto di un pedone. La macchina è stata sottoposta a sequestro per ulteriori accertamenti. 
Intanto la procura sta indagando anche per capire che tipo di rapporti ci fossero tra il 29enne e il connazionale che era con lui in auto la sera del tragico incidente. L'uomo, che ha 43 anni, la sera successiva fu infatti arrestato dopo aver rapinato con due complici una coppia di cittadini cinesi. La rapina avvenne in via delle Fonti, mentre l'uomo fu poi rintracciato dalla polizia in via barsanti, vale a dire a poche centinaia di metri dal luogo dove ha perso la vita Giancarlo Ravidà. Alcuni testimoni della rapina avrebbero parlato dei banditi fuggiti su un'auto chiara, forse un'Audi. Anche se sembra improbabile l'utilizzo della stessa auto ad appena 24 ore dall'investimento, anche questo resta un punto da chiarire.
Domani nella cattedrale di Foggia si terranno i funerali di Giancarlo Ravidà. Il giovane aveva vissuto fino a circa un anno fa nella città pugliese, assieme alla madre e alla sorella. Dopo il diploma aveva raggiunto il padre, dentista, a Prato e si era iscritto all'Università a Firenze.
 
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Data della notizia:  07.01.2015 h 12:12

 
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