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Inchieste sulla BpVi, vertice a Prato con i magistrati: ecco il punto sulle indagini


Nell'ufficio del procuratore capo Nicolosi sono arrivati i colleghi e la guardia di finanza di Vicenza. Un incontro "investigativo" per confrontare il lavoro fatto fino ad ora dalle due procure. Intanto cresce l'attesa per l'assemblea dei soci BpVi in programma sabato. Passaggio decisivo per il futuro dell'istituto di credito


Redazione


Un incontro “investigativo” per fare il punto su quello che già è stato fatto e su quanto resta da fare prima di chiudere le inchieste che hanno travolto la Banca popolare di Vicenza e per mettere a confronto gli elementi a sostegno delle accuse mosse nei confronti degli indagati dalla procura di Prato – sedici – e di quelli indagati dalla procura di Vicenza. Nella tarda mattina di oggi, mercoledì 2 marzo, il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi ha ricevuto la visita di due magistrati della procura di Vicenza e di un paio di finanzieri. Un faccia a faccia a cui hanno preso parte i vertici della guardia di finanza di Prato e i sostituti Canovai e Boscagli che stanno coordinando l'inchiesta che nei giorni scorsi ha portato a iscrivere sul registro degli indagati anche l'ex direttore generale Samuele Sorato. Anche per lui l'accusa è estorsione: secondo le indagini della guardia di finanza, piccoli risparmiatori e imprenditori sarebbero stati costretti ad acquistare le azioni della banca in cambio della concessione di mutui o del mantenimento delle linee di credito. Ipotesi, questa, che avrebbe trovato già più di un riscontro documentale. La procura di Vicenza, che ha indagato l'ex presidente della Bpvi Gianni Zonin e anche l'ex direttore generale, sta lavorando su altre ipotesi di reato: aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Nei giorni scorsi il procuratore capo Antonino Cappelleri non ha escluso la possibilità di allungare la lista dei capi di imputazione aggiungendo il falso in bilancio e l'associazione a delinquere. Difficile al momento pensare di accorpare le due inchieste che continuano a camminare parallele. “Con la procura di Prato – ha spiegato Cappelleri – è in atto da tempo un coordinamento molto stretto. Alcune querele sarebbero state presentate e iscritte prima dell'apertura della nostra indagine, radicando quindi la competenza a Prato. Credo che alla fine saremo costretti a tenere separati i due filoni di inchiesta anche se, almeno in parte, finiranno col fare riferimento alle stesse persone”. Intanto la Popolare di Vicenza si prepara all'assemblea dei soci che sabato prossimo dovrà decidere il destino dell'istituto di credito: trasformazione in spa, aumento di capitale da un miliardo e mezzo e quotazione in borsa oppure un grande punto interrogativo perché è stata la Banca centrale europea a dire ai soci che senza il voto favorevole è finita. L'esercito degli azionisti pratesi ha ancora tre giorni di tempo per riflettere sul da farsi, per decidere cioè se dare fiducia o buttare all'aria anche il poco che è rimasto. 

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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