7
Ci sarebbero degli indagati nell'inchiesta che la Procura di Prato sta conducendo sulla gestione dei centri di accoglienza straordinari del pratese da parte del consorzio Astir a cui sono contestate violazioni urbanistiche e carenti condizioni igienico sanitarie negli immobili di Prato, Poggio e Carmignano dove complessivamente sono ospitati un centinaio di migranti. Riserbo assoluto sui nomi. La Procura precisa solo che la prefettura, che ha affidato il servizio ad Astir, "è parte lesa" e che quindi non è tra i possibili indagati. Pochi giorni e il quadro accusatorio sarà completo grazie anche all'acquisizione degli ultimi documenti. In particolare l'inchiesta, guidata dal sostituto procuratore Egidio Celano, sta esaminando ogni aspetto della particolareggiatissima convenzione tra Prefettura e Astir, per accertare quanti dei servizi concordati, siano stati effettivamenti resi dal consorzio ai migranti e quindi se Astir ha rispettato o meno la convenzione.
Oggi, 18 luglio, intanto, la Procura ha notificato ai vertici di Astir il sequestro probatorio di 5 delle 9 strutture perquisite nei giorni scorsi da Asl e Digos (gli immobili restano comunque nelle disponibilità del gestore). Tre sono a Carmignano e due a Poggio a Caiano. Per quelle di Prato non ci sono gli estremi per procedere con i sigilli perchè gli immobili sono spaziosi e il numero degli occupanti è limitato. In sostanza quindi, la trasformazione d'uso da civile a ricettivo non alberghiero non sarebbe così netta come negli altri casi. Cambi di destinazione di cui non ci sarebbe alcuna traccia nei rispettivi uffici comunali.
Edizioni locali: Comuni Medicei | Prato