Il presidente di Asm Alessandro Canovai al centro di un'inchiesta della procura di Catania su un presunto traffico illecito di rifiuti e la reazione durissima del sindaco che ha saputo solo dalla stampa "nonostante i tanti incontri che ci sono stati in questi mesi". La notizia dell'inchiesta è pubblicata oggi sul Corriere Fiorentino. Per Canovai e altre dodici persone è stato chiesto il rinvio a giudizio per associazione per delinquere, traffico illecito di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture. Un'inchiesta che riguarda Canovai nella veste di manager di aziende che si occupano della gestione dei rifiuti – la Gesenu di Perugia e la Mosema di Catania – avviata dalla procura siciliana nel 2006, dunque prima del suo ingresso in Asm.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, l'attività di indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico, è proseguita fino al 2011 e dunque ha abbracciato anche i primi due anni di presidenza Asm (2010-2011) senza alcun coinvolgimento della municipalizzata pratese.
"Molti dei fatti contestati – commenta Alessandro Canovai – sono antecedenti al mio incarico in Mosema. Sono sereno e dimostrerò la mia estraneità rispetto alle vicende dell'inchiesta".
Reazione infuocata del sindaco Biffoni: “Canovai aveva il dovere di informare il Comune, le accuse sono gravissime. Apprendere dalla stampa queste notizie e non venirle a sapere dal diretto interessato è grave. Il rapporto ra Comune e presidente di Asm è fiduciario e per questo Canovai aveva il dovere di renderci noti questi fatti. Siamo assolutamente garantisti, ma qui è stato minato il rapporto di fiducia: in tanti incontri dall'insediamento di questa amministrazione a oggi, Canovai non ci ha mai messo al corrente di questa o di altre inchieste. Era doveroso dare queste informazioni al Comune, soprattutto vista la gravità delle accuse che si riferiscono a traffico di rifiuti”. Il sindaco ha chiesto a Canovai di riferire immediatamente all'amministrazione sulle notizie uscite.
E non si fanno attendere altre reazioni. Diego Blasi di Sel chiede le dimissioni di Canovai: “Se le accuse fossero confermate dal processo sarebbe gravissimo, anche se i fatti non sono riconducibili direttamente al suo operato a Prato. Chiediamo a Canovai di dimettersi immediatamente e alle istituzioni di agevolare con ogni mezzo possibile l'allontanamento di un dirigente pubblico così rilevante e allo stesso tempo così compromesso. Non ci possono essere ombre di alcun tipo. E' necessario sgomberare il campo da ogni opacità e ritrovare la serenità adeguata per amministrare un'azienda importantissima come Asm”.
Interviene anche il segretario provinciale del Pd Gabriele Bosi che chiede al sindaco “di valutare, al netto di necessari e indispensabili chiarimenti, se il rapporto fiduciario con il presidente di Asm non sia già venuto meno e se non si imponga a questo punto un cambio nella gestione”. Bosi sottolinea anche che “Asm è un'azienda strategica per la città, ora poi che ci si sta avviando verso la gara regionale per la gestione unica dei rifiuti, il rapporto con il Comune deve essere improntato alla massima trasparenza e una situazione del genere potrebbe mettere a rischio il ruolo che Prato può rivestire in questa partita”.