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Inchiesta BpVi, cominciati gli interrogatori dei funzionari indagati per estorsione


La procura di Prato ha dato il via alla tornata di interrogatori degli undici finiti sotto indagine un paio di settimane fa. Guardia di finanza al lavoro per esaminare l'enorme quantità di documenti sequestrati in una decina di filiali di Prato e delle province di Pistoia e di Lucca. Il procuratore capo Nicolosi: "C'è anche materiale interessante, nei prossimi giorni ci coordineremo con i colleghi di Vicenza". Nel mirino la vendita di azioni della banca a clienti intestatari di un fido


Redazione


“C'è anche materiale interessante tra tutto quello sequestrato nelle filiali della Banca popolare di Vicenza. Nei prossimi giorni ci raccorderemo con la procura vicentina per il coordinamento e per lo scambio degli atti ad ora disponibili”. Così il procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi a proposito dell'inchiesta che nelle settimane scorse ha portato a una decina di perquisizioni in altrettante filiali della città e delle province di Lucca e di Pistoia. Per gli undici funzionari indagati sono cominciati gli interrogatori. Per tutti il reato ipotizzato è estorsione: secondo il procuratore e il sostituto Laura Canovai, ai clienti intestatari di un fido sarebbe stato imposto l'acquisto di azioni della banca dietro la minaccia verbale della revoca dell'affidamento. Azioni vendute a 62 euro e 50 e ad aprile scorso crollate a 48 euro con imprenditori e risparmiatori che hanno visto andare in fumo quasi un quarto del loro investimento. Gli interrogatori sono all'inizio ma già si starebbe delineando uno scenario di responsabilità riferita ad una politica dell'istituto di credito in ordine alla vendita dei pacchetti azionari. Questa fase dell'inchiesta sta cercando di individuare le leve che venivano utilizzate per piazzare le azioni ai clienti interessati non solo a mantenere aperto il rubinetto del credito, ma anche a rinegoziare o acquistare questo o quel prodotto bancario. Dall'analisi dei documenti e dei supporti informatici sequestrati nelle filiali, sarà possibile ricostruire con più precisione i contorni della vicenda. Stando alla quantità del carteggio e del resto del materiale finito sotto sequestro, un lavoro enorme per gli investigatori. E' solo una delle bufere giudiziarie che si è abbattuta negli ultimi mesi sulla Popolare di Vicenza con gli ex vertici, Gianni Zonin presidente e Samuele Sorato direttore generale, che a settembre sono finiti nel registro degli indagati della procura vicentina con le accuse di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza (LEGGI).

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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