Incendiò la casa della ex moglie: condanna definitiva per l'infermiere che va in carcere
I fatti risalgono al novembre 2010 e nel rogo rimasero ferite quattro persone, compresi due bambini. La Cassazione ha messo la parola fine al procedimento chiuso con la condanna a 9 anni 6 mesi di reclusione
Si aprono le porte del carcere per Gioacchino Massimo Di Grigoli, l'infermiere di 51 anni che il 20 novembre 2010 incendiò l'appartamento nel quale la ex moglie era andata a vivere insieme al figlio avuto da una precedente relazione, alla sorella, al cognato e al bambino della coppia ancora neonato. La Cassazione ha confermato la condanna diminuendo la pena per effetto di alcuni reati nel frattempo prescritti. Di Grigoli è stato condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione per tentato omicidio, incendio doloso e molestie. In primo grado, davanti al tribunale di Prato, l'uomo era stato condannato a 12 anni, ridotti a 11 dai giudici della Corte d'appello. La donna si era costituita parte civile, assistita dall'avvocato Barbara Mercuri.
L'imputato fu arrestato qualche mese dopo il fatto dalla squadra mobile diretta allora da Francesco Nannucci. A scatenare la follia fu la fine del matrimonio che lui proprio non voleva accettare. Per punire la donna, sposata appena qualche mese prima in Albania, appiccò il fuoco nell'abitazione in via Filicaia nella quale era andata a vivere assieme alla sua famiglia di origine. Nel rogo rimasero gravemente ferita la moglie, la sorella e i rispettivi figli. Una strage evitata per caso. Le fiamme culminarono in un'esplosione che investì le quattro vittime. Le due sorelle rimasero a lungo ricoverate al Centro grandi ustionati di Pisa, mentre i bambini furono curati al pediatrico Meyer di Firenze. Nell'abitazione dell'infermiere, tradito da un sms inviato ad una parente, la polizia trovò polvere pirica, una miccia e altro materiale per la fabbricazione di esplosivo. Gli investigatori addebitarono all'infermiere altri due fatti: gli incendi, poche settimane dopo, delle auto del nuovo compagno della ex.