Da Bucarest per visitare il modello sanitario di Prato, una delegazione è arrivata questa mattina 20 marzo al Santo Stefano per capire non solo il funzionamento dei reparti, ma anche l’aspetto logistico e di gestione della struttura. A fare da accompagnatori ai colleghi romeni l’assessore Stefano Ciuffo e il consigliere regionale Nicola Colini.
“Dobbiamo realizzare un ospedale di 600 posti – ha spiegato Narcis Copca medico chirurgo – per questo abbiamo pensato d visitare anche quello di Prato. Sono rimasto colpito soprattutto dalle chirurgia, un sistema interessante che potrebbe essere esportato. “ La delegazione ha anche visitato il reparto oncologico, la pediatria e la ginecologia, eccellenze del nosocomio pratese. “Il Santo Stefano – ha sottolineato Ciolini – ha il primato toscano per i parti e questo lo rende un’eccellenza. Abbiamo visitato anche la parte funzionale e tecnologica. Ovviamente siamo molto orgogliosi che i colleghi di Bucarest abbiano scelto il Santo Stefano”
La Toscana e quindi Prato, è stata l’unica tappa del tour italiano, la delegazione infatti ha visitato i nosocomi inglesi e tedeschi. “I medici rumeni – ha sottolineato Stefano Ciuoffo – sono venuti a studiare il modello unico dei quattro ospedali, che rappresentano una sola organizzazione, individuata come una possibile soluzione nel percorso di ammodernamento della sanità rumena”
Il Santo Stefano fa scuola: da Bucarest una delegazione per studiare il nostro modello di cura
Guidata dall'assessore regionale Ciuoffo e dal consigliere Ciolini ha visitato i reparti di oncologia, chirurgia e neonatalogia. Prato unica tappa italiana
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