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Il Pecci compie 30 anni e si racconta con una mostra che guarda anche al suo futuro


Fino al 25 giugno al Centro per l'arte contemporanea c'è "Il museo immaginato" che rilegge le vicende dell'istituzione attraverso un percorso inedito di fatti, dati statistici, aneddoti, ricordi e opere scelte


Redazione


Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato compie trent'anni e diventa "Il museo immaginato". Questo il titolo della mostra inaugurata ieri, 21 settembre, che rilegge le vicende attraverso un percorso inedito di fatti, dati statistici, aneddoti, ricordi e opere scelte dalla collezione e dalla storia delle mostre Tutto ideato (e curato) dalla nuova direttrice del centro, Cristiana Perrella.     
"Più che una celebrazione – ha spiegato lei stessa – si è trattato di un racconto in forma di autofiction, in cui la realtà di quanto accaduto si alterna a una visione immaginativa del museo che reinterpreta e configura il passato alla luce della sensibilità del presente, proiettandolo in un futuro possibile".     
La mostra ripercorre le vicende che ne hanno segnato la storia – a partire dall'iniziativa di Enrico Pecci, industriale tessile pratese, che immagina il museo come dono alla città in memoria di suo figlio Luigi, trovando pronta risposta e collaborazione nel Comune di Prato e in altri imprenditori e cittadini – è composta da tre elementi principali. Il primo, una timeline disegnata dallo studio grafico Sara De Bondt, racconta la successione di mostre, concerti, rassegne, festival, laboratori, talk ospitati dal museo in questi tre decenni e offre l'opportunità di mappare una sorta di Dna del museo attraverso materiali variegati: video, foto, documenti, tracce audio, poster, opere. Il secondo elemento parte dall'analisi, sia statistica che semantica, dei dati dell'archivio, elaborati insieme al laboratorio MoSIS (Modelli e Sistemi Informativi Statistici) del PIN, Polo Universitario Città di Prato, e traccia una storia parallela e a tratti imprevista del museo. Un racconto fatto di numeri. Infine le opere che hanno segnato il percorso del museo e che sono state acquistate per la collezione: da Burri a Fontana, passando per Pistoletto e Kapoor. La mostra resterà allestita fino al 25 giugno 2019. 
Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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