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Il magistrato Sangermano lascia Prato: “La città è migliorata sul fronte della pericolosità sociale”


Tra pochi giorni il sostituto procuratore andrà a dirigere la procura presso il tribunale dei minori di Firenze. Oggi il bilancio di questi 4 anni e mezzo trascorsi a Prato


Redazione


"La città ha le energie per migliorare sul fronte della pericolosità sociale come ha fatto in questi anni attraverso una convergenza virtuosa tra magistratura, forze dell'ordine e istituzioni civiche". E' il giudizio su Prato del sostituto procuratore Antonio Sangermano alla vigilia della sua partenza per Firenze dove guiderà la procura presso il tribunale dei minori. Oggi è giunto il momento di tracciare una sorta di bilancio del lavoro svolto in quasi 5 anni di servizio in una città complessa e unica nel suo genere che Sangermano, membro del Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati, ha contribuito a porre all'attenzione dei vari organismi nazionali, ad esempio ottenendo un bando speciale per l'arrivo di 5 nuovi magistrati. "Le criticità ci sono ma devono essere affrontate senza enfatizzare – spiega Sangermano – perchè enfatizzare serve solo a delegittimare le istituzioni, mentre tacere i problemi è utile per acquisire il consenso. A Prato siamo riusciti ad affrontarle ottenendo buoni risultati grazie alla collaborazione tra istituzioni. Non significa essere subalterni alla politica che se sbaglia avrà una risposta rigorosa sul piano penale". Giunto a Prato nel luglio 2012, proveniente dalla procura di Milano dove aveva sostenuto l'accusa nel cosiddetto processo Ruby che vedeva imputato Silvio Berlusconi, Sangermano resterà a vivere in città. Farà il pendolare tra Firenze e Prato: "Intendo guidare la procura dei minori seguendo il principio che l'accertamento della responsabilità dovrà essere correlato al grado di maturità della persona nell'ottica del suo recupero. Restituire un cittadino alla collettività è una sfida importante in cui lo Stato gioca la sua umanità e la sua credibilità".
Quanto al rapporto con il resto della Procura e con chi la dirige "provo grande ammirazione e stima. Ci sono state profonda empatia e condivisione dei valori  e questo ci ha reso una squadra compatta. Un pensiero particolare va al procuratore capo Giuseppe Nicolosi per l'equilibrio e l'efficienza con cui sta svolgendo il suo lavoro. Quando andrà in pensione non credo che scriverà libri, ma se lo dovesse fare sono sicuro che saranno pieni di amore e di riconoscenza per la categoria professionale che ha onorato per tantissimi anni". Infine il rapporto con l'avvocatura: "Gli avvocati sono preziosi interlocutori e avversari dialettici nei processi, mai nemici. Ogni magistrato dovrebbe immaginare di essere un imputato per vivificare il valore della difesa, ma va evitata ogni condotta che possa incrinare l'immagine di indipendenza del magistrato". 
Nel video l'intervista integrale a Toscana Tv rilasciata dal dottor Sangermano.
E.B.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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