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Giacomo Ciriello, il 18enne aretino che lo scorso 26 febbraio ha ucciso il padre ed è stato affidato ad una comunità terapeutica di Prato, presto potrebbe tornare in carcere. Lo ha chiesto il pm aretino Laura Taddei, che di fatto si è opposta alla decisione del gip Annamaria Loprete, ora si aspetta la decisione del tribunale del riesame di Firenze.
Secondo il gip, la giovane età dell' assassino e il suo carattere instabile non sono compatibili con il regime carcerario, invece la comunità pratese è in grado di offrire una giusta terapia. Di diverso avviso il sostituto procuratore secondo cui è più opportuno un ritorno in cella del giovane che ha ucciso a Lucignano il padre con una fucilata.
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