Il Comune apre la strada verso una gestione completamente pubblica dell’acqua
Durante il consiglio comunale di oggi approvata da maggioranza e Movimento 5 Stelle (astenuta l'opposizione di centrodestra) la delibera che contiene la disdetta dei patti parasociali sottoscritti con la parte privata della compagine societaria di Publiacqua
Il consiglio comunale di Prato dice si a una gestione dell'acqua interamente pubblica. Questo pomeriggio, 18 giugno, è stata approvata con i voti della maggioranza e del M5S (astenuta l'opposizione di centrodestra) la delibera che contiene la disdetta dei patti parasociali sottoscritti nel 2006 con la parte privata della compagine societaria di Publiacqua, cioè Acque Blu Fiorentine SpA (società controllata da Acea S.p.A. e Suez Environnement). Disdetta che partirà dal 2021 e di fatto sarà effettiva alla fine del 2024 quando scadrà la concessione prorogata nel 2018.
In questo frangente i Comuni soci di Publiacqua dovranno decidere che direzione prendere per il futuro assetto della gestione dell'ambito territoriale Firenze-Prato e Pistoia tenendo ben a mente che la liquidazione del 40% ora in mano ai privati ha un costo di circa 120 milioni di euro (il 40% del valore attuale della società, circa 300milioni di euro).
Tre le possibilità: gara europea per sostituire l'attuale privato, gara europea su tutto il servizio e quindi sulle reti e infine affidamento in house. Non c'è ancora una decisione in merito ma quest'ultima sembra l'opzione più gradita. Spaventa solo la mole di soldi per liquidare Acque Blu ma va detto che l'accesso al credito quando si tratta di Publiacqua non è affatto un problema. Molto dipenderà dal parere che sarà dato dall'autorità idrica toscana sull'operazione da fare che dovrà essere sostenibile in termini di efficienza, efficacia ed economicità. Nessuno lo conferma ufficialmente ma negli ambienti viene indicata Consiag come la soluzione migliore per l'addidamento in house. La società pubblica che rappresenta già 22 Comuni (tra cui quelli pratesi) è già socia di Publiacqua con circa il 24% e lo è anche di Estra e di Gida. Cosa che la candidata a essere una potente multiutility toscana di cui recentemente a livello regionale si è sentito più volte parlare. Vedremo nei prossimi mesi che piega prenderà il riassetto anche alla luce delle mosse dei Comuni di Firenze e di Pistoia che non sono dentro Consiag. “Con il voto di oggi il Comune di Prato traccia una strada ben precisa verso l’acqua totalmente pubblica perché in pieno controllo dei Comuni – spiega il sindaco Matteo Biffoni -. Un impegno politico che ci eravamo presi e che stiamo portando avanti concretamente”.