I 237 chilometri di sentieri che attraversano la Val di Bisenzio verranno puliti, messi in sicurezza e mantenuti dalla sezione pratese del Cai Emilio Bertini, grazie a una convenzione firmata con l’Unione dei Comuni. L’accordo, che durerà per 5 anni, prevede oltre alla manutenzione ordinaria del rifacimento della segnaletica orizzontale, la sistemazione del percorso, il decespugliamento, il rifacimento della quasi totalità dei 250 cartelli, segnavia, delle 80 targhe e dei 120 pali. Al Cai, a titolo di rimborso spese, verranno versati 8mila euro l’anno, mentre sono 20 i volontari che a rotazione saranno impegnati nella manutenzione dei sentieri di cui 62 chilometri all’interno della Riserva Acquerino-Cantagallo e dell’area protetta della Calvana.
“Un risultato importante,- ha spiegato il presidente dell’ Unione dei Comuni della Val di Bisenzio Guglielmo Bongiorno – che abbiamo pensato e voluto proprio nel momento del massimo interesse per questo tipo di turismo slow. A breve presenteremo anche il lancio di un nuovo portale dedicato al turismo che offrirà anche una mappatura completa degli agriturismi, dei ristoranti e dei negozi dove si possono acquistare prodotti tipici del territorio”. Il lavoro è stato affidato tramite bando a un’agenzia emiliana.
“La durata quinquennale dell’accordo ci permette di organizzare una pianificazione ampia e dettagliata degli interventi di manutenzione – ha aggiunto Enrico Lorenzoni presidente del Cai pratese – avendo come obiettivo la massima sicurezza per chi percorre la Val Bisenzio”.
Le passeggiate tra i monti della Calvana sono anche l’occasione per conoscere la storia del territorio che già dalla fine dell’ottocento ha manifestato la sua vocazione turistica:
“All’epoca – racconta Riccardo Barni del Cai di Prato – si utilizzavano i tanti sentieri del lavoro, quelli dei carbonai, dei pastori e dei contadini. Dopo la guerra però la montagna è stata trascurata e negli anni ’80 del secolo scorso abbiamo dovuto ricostruire quasi da zero la sentieristica”. Fu allora che a partire dal sentiero 00 dell’Appennino, che da Valibona fino a Reggio Calabria segna la dorsale dell’Italia centro meridionale, furono rintracciati i percorsi assegnando i numeri pari a quelli dalla parte del Tirreno e dispari a quelli dalla parte dell’Adriatico. Così in Val di Bisenzio il sentiero dei Faggi di Iavello porta il numero 10 e la dorsale della Calvana il 20, mentre il percorso Pian della Rasa Monachino ha il numero 19. Nel 1985 comparve anche la prima carta dei sentieri della provincia di Prato, negli anni sono stati pubblicati 3 aggiornamenti. Il prossimo step sarà quello della carta digitale, scaricabile da smartphone.
I sentieri della Val di Bisenzio saranno rimessi a nuovo dal Cai per attirare i turisti
Firmata una convenzione quinquennale con l'Unione dei Comuni, i volontari risistemeranno anche la cartellonistica. Pronto anche un sito per la promozione del turismo nei comuni di Vaiano, Vernio e Cantagallo
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