I medici di base pronti a vaccinare mentre l'Arci mette a disposizione un circolo come punto vaccinale
Il sindacato Fimmg ha scritto alla Regione e all'Asl per dare la propria disponibilità nella campagna proponendosi anche come "facilitatori"
Il piano vaccinale procede a rilento, ma intanto si inizia a pensare alla seconda fase, quella che prevede la vaccinazione di massa per la popolazione e che dovrebbe cominciare il 15 febbraio. Tra i primi a muoversi il sindacato Fimmg che ieri, 27 gennaio, ha inviato una lettera al presidente Giani all’assessore regionale Simone Bezzini e al direttore generale dell’Asl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese per dare la propria disponibilità a vaccinare nei propri ambulatori.
I medici di famiglia si propongono anche come “facilitatori” nel cercare di raggiungere l’obiettivo del 70% della popolazione vaccinata, soglia che permette l’immunità di gregge. “Solo la medicina generale - si legge nella lettera – con la sua azione prolungata nel tempo e con la sua prossimità e la sua vicinanza con gli strati di popolazione che hanno meno bisogno di prestazioni sanitarie, potrà convincere buona parte di coloro che sono ancora incerti sull’opportunità di fare la vaccinazione anti Covid”. Per quanto riguarda invece le l’aspetto economico, sempre nella lettera si precisa che verranno applicati gli accordi previsti per le vaccinazioni antinfluenzali.
“I primi giorni di febbraio – spiega Alessandro Benelli, segretario provinciale Fimmg di Prato – ci sarà un incontro con la Regione dove speriamo di avere una risposta, la Toscana e l’Asl non hanno chiesto il nostro intervento, ma noi crediamo che sia fondamentale per raggiungere il maggior numero di persone”.
Oltre alla condizione indispensabile che i vaccini siano disponibili, l’altra è che in caso di utilizzo del vaccino Pfizer i congelatori e quindi gli ambulatori, vengano messi a disposizione dall’Asl. “L’organizzazione di tutta la campagna – spiega Giovanni Castaldo coordinatore Aft C1 Prato- è a nostro carico quindi possiamo individuare i pazienti, prendere l’appuntamento, e riceverli nei nostri ambulatori. Saremmo disposti anche a vaccinare pazienti di altri colleghi, naturalmente se le dosi a disposizione possono essere conservate nei normali frigoriferi. Il nostro potrebbe essere un contributo importante in un’operazione che non ha pari nella storia”.
Le fiale dovranno essere messe a disposizione dei medici sulla piattaforma dell’Asl, non possono infatti transitare dalle canale delle farmacie perché non sono in vendita.
Sul fronte degli spazi, dopo che l’Asl ha individuato l'ex Creaf come punto vaccinale (
leggi), si è mossa anche l’Arci che a Vaiano ha messo a disposizione del Comune una parte del circolo Rossi. “Questa mattina – ha spiegato il presidente provinciale Enrico Cavaciocchi – abbiamo dato ufficialmente la nostra disponibilità al sindaco. Abbiamo pensato di adibire il primo piano per questo obiettivo. Il circolo inoltre si trova in una zona centrale del paese e quindi è facilmente raggiungibile”.
Oggi intanto, il dottore Renzo Berti, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell'Asl Toscana Centro, ha effettuato un sopralluogo al Creaf così come farà nei prossimi giorni negli altri hub. Per arrivare a vaccinare il 70% della popolazione entro l'anno, soglia che garantisce l'immunità di gregge, è necessario effettuare 7mila vaccinazioni al giorno in tutta l'Asl Toscana centro. Obiettivo da raggiungere attraverso gli hub, ma anche sul territorio e a casa per quelle persone impossibilitate a muoversi e in gravi condizioni di salute. Il vero problema ora, non sono gli spazi ma il personale a disposizione. A causa dei ritardi sulle forniture dei vaccini, infatti, la Fase 1 si sovrapporrà con la Fase 2 rendendo l'organizzazione più complessa con l'impossibilità di usare lo stesso personale. Una boccata di ossigeno arriverà dagli operatori della Protezione civile. La Toscana ne ha chiesti 900 di cui 460 per l'Asl Toscana centro. Al momento ne sono arrivati solo 68. Di fronte a questo quadro, quindi, la collaborazione con i medici di famiglia potrebbe essere utile al raggiungimento degli obiettivi.
aa