Tutto esaurito alla prima del Giornalino di Gian Burrasca. Ancora qualche biglietto disponibile per sabato sera e domenica pomeriggio. Lo spettacolo teatrale, portato in scena dall'associazione culturale Mapà e diretto da Edoardo Casarini, calcherà il palco del Meucci venerdì 10, alle 21, sabato 11 alle 21 e domenica 12 aprile alle 16. Nello spettacolo di domenica pomeriggio una sorpresa dedicata a tutti i bambini. Il ricavato dell'iniziativa sarà devoluto alla scuola. "L'idea dell'associazione e compagnia teatrale è di portare fermento culturale anche in provincia- commentano dall'associazione – Si dice sempre che tutti gli stimoli culturali sono in città… allora noi portiamo un pochino di città in paese, diciamo così."
I genitori-attori fanno il tutto esaurito: è già un successo il Gian Burrasca di Vernio
Lo spettacolo va in scena al Meucci di Mercatale: sala già piena per domani sera, restano gli ultimi biglietti per sabato e domenica. Il ricavato dell'iniziativa sarà devoluto alla scuola
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Tutto il paese infatti partecipa allo spettacolo: chi cuce i vestiti, chi viene ad assistere, chi sta alla biglietteria, chi vende i biglietti, chi cerca gli oggetti di scena, chi disegna le scenografie.
La grande partecipazione allo spettacolo fa prendere coscienza su quanto sia importante il teatro per un paese, una delle fonti primarie della cultura assieme alla biblioteca, altro progetto su cui l'associazione Mapà sta puntando con l'apertura quindicinale, grazie alle mamme volontarie, della piccola biblioteca per bambini situata dentro la scuola dell'Infanzia di San Quirico.
La storia di Gian Burrasca è molto attuale, nonostante sia un'opera dei primi del '900: Gian Burrasca è un ragazzo già all’opposizione, portato a demistificare con abilità ingiustizie e ipocrisie adulte. Non cambia mai idea, anzi è parecchio perseverante nelle sue monellerie, proprio perché non ha dialogo autentico con gli adulti. Questa sorta di incomunicabilità familiare esiste tuttora: la nostra società è continuamente disturbata da tecnologie invadenti e mancanza di tempo. Parliamo con i nostri bambini mentre la televisione è accesa e abbiamo il telefono all'orecchio. Come possiamo metterci davvero all'ascolto?
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