Giunta Palandri, in squadra anche tre consiglieri delegati. Ecco chi sono
Ultimi ritocchi al gruppo che affiancherà il neo sindaco nel governo di Poggio a Caiano dei prossimi cinque anni
Pochi posti a disposizione e troppe anime da soddisfare. E così il neo sindaco di Poggio a Caiano, Riccardo Palandri, utilizzerà la figura del consigliere delegato. Un modo per allargare anche la condivisione delle scelte. Ne nominerà tre: il geometra Fabrizio Campanelli, a cui sarà data la delega alle opere pubbliche, Renzo Breschi che da commerciante si occuperà di questo settore e un terzo che si occuperà di sociale. Dovrebbe trattarsi di Chiara Guazzini che entrerà in Consiglio con le dimissioni di chi è nominato in giunta.
Tre consiglieri delegati, dunque, e quattro assessori per aiutare il neo sindaco a guidare il piccolo comune mediceo nei prossimi cinque anni.
La giunta sarà composta da due uomini e due donne, vedrà un’unica figura politica, quella di Diletta Bresci della Lega che dovrebbe occuparsi di cultura e essere anche vicesindaco. L’altra donna è Patrizia Cataldi, insegnante, che si occuperà di pubblica istruzione. La parte maschile ora. L’urbanistica e altre deleghe tecniche andranno all’ingegner Leonardo Mastropieri mentre il turismo andrà a Piero Baroncelli che dovrà dimettersi dalla presidenza della Proloco. Contiamo una nomina esterna e tre interne ma a quanto pare, tra questi ultimi, c’è poca voglia di lasciare il posto in Consiglio comunale. Sembra orientata in tale senso solo Patrizia Cataldi. Nel caso, permetterebbe l’ingresso in Consiglio del primo dei non eletti, Chiara Guazzini. E' a lei, insegnante di religione al Buzzi, che Palandri sta pensando per la nomina a consigliere delegato al sociale. L'alternativa potrebbe essere quella di Mauro Mazzoni, vicino all'Udc, anche se il suo nome è in pole position per la presidenza del Consiglio.
Palandri infatti, ha già manifestato la volontà di introdurre la figura del presidente del Consiglio comunale distinta da quella di sindaco come invece è stato fino a ora. Il primo consiglio si terrà venerdì prossimo, 26 maggio ma per tradurre in realtà questo passaggio bisognerà attendere l’approvazione dell’assemblea, quindi ci vorrà almeno un’altra seduta.
(e.b.)