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Getta esche avvelenate vicino a casa, condannato pensionato di Oste


Una cagnolina aveva rischiato di morire. La polizia municipale, nel giro di poco, era riuscita a risalire al responsabile che si è giustificato dicendo che non sopportava il passaggio dei cani vicino al proprio orto


Redazione


Non sopportava più il passaggio di cani vicino al suo orto e aveva disseminato lungo l'argine del torrente Meldancione esche avvelenate. Per questo motivo, al termine del processo penale celebrato nei giorni scorsi, è stato condannato un pensionato 73enne di Oste. L'episodio risale al luglio 2019, quando l'uomo abbandonò ben nove polpette confezionate usando una sostanza lumachicida, con il preciso intento di colpire i cani che frequentano la zona. Il giudice ha contestato al pensionato il reato di maltrattamento di animali e il getto pericoloso di esche avvelenate e lo ha condannato a pagare un'ammenda di 6 mila euro, sospendendo automaticamente la pena detentiva prevista per i reati, perché l'uomo risultava incensurato.
Interrogato sulle motivazioni che lo avevano spinto a compiere il gesto, il pensionato ha sostenuto anche davanti al giudice che non tollerava più il continuo passaggio di cani vicino al suo orto, animali condotti a passeggio molto spesso senza guinzaglio, e che, secondo il pensionato, sporcavano con le loro deiezioni il percorso pedonale lungo il torrente.
Le indagini della polizia municipale partirono nel luglio 2019 dopo la denuncia della proprietaria di una cagnolina, portata d'urgenza dal veterinario per aver ingerito un'esca avvelenata. Nell'individuazione del responsabile dell'odioso reato sono state determinanti le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza di alcune aziende poste vicine all'argine del torrente Meldancione. Nel video acquisito si vedeva infatti un uomo, che con un sacchetto in mano e dei guanti, si aggira con fare sospetto. Da qui è partita l'indagine che, dopo vari appostamenti, ha fermato il responsabile del confezionamento e dello spargimento delle esche avvelenate. All'uomo, infatti, gli agenti sequestrarono una confezione di lumachicida in granuli blu, la stessa sostanza rinvenuta all'interno delle polpette. 
"Innanzitutto, esprimo il mio plauso al lavoro di indagine condotto dalla polizia municipale che in breve tempo ha permesso di risalire al responsabile di un reato tanto odioso. A Montemurlo il controllo del territorio funziona e questa sanzione ne è un'ulteriore conferma. – commenta il sindaco Simone Calamai – Si tratta di una condanna giusta per chi non ha rispetto degli animali e mette a repentaglio anche la salute pubblica. Un'abitudine, quella di gettare esche avvelenate per colpire i cani, che è purtroppo diffusa e che rappresenta un grave problema di incolumità pubblica. Oltre ad essere un rischio per gli animali domestici, infatti, costituisce un serio pericolo per l'ambiente e soprattutto per gli esseri umani, in particolare per i bambini".
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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