Gesto di carità come dono a papa Francesco, invito a fare un'offerta all'Emporio della solidarietà
Caritas diocesana, Comune, Provincia e Fondazione Cassa di risparmio rilanciano la campagna "Adotta una famiglia" e chiamano singoli, enti, associazioni e parrocchie a dimostrare la cifra distintiva di Prato: la generosità. Il vicesindaco: "Non ci poteva essere regalo migliore, il Papa gradirà". Offerte da un minimo di 5 euro, tanto basta per completare la spesa di una famiglia povera sostenuta dall'Emporio
Nel rispetto della sua volontà, Prato non farà doni materiali a papa Francesco. Il regalo sarà la partecipazione della città alla campagna “Adotta una famiglia” che l'Emporio della solidarietà ha promosso qualche anno fa per raccogliere denaro da destinare all'acquisto di generi di prima necessità per i poveri. Una campagna che Caritas diocesana, Comune, Provincia e Fondazione Cassa di risparmio rilanciano e chiedono ai pratesi di dimostrare la loro generosità nel segno del pontefice. Cinque euro l'offerta minima mensile, 60 l'anno per completare la spesa di ogni giorno con i prodotti che l'Emporio non recupera e deve perciò acquistare. Un gesto concreto, di partecipazione vera, di solidarietà tangibile che diventa il regalo della comunità a Francesco il 10 novembre. “Un'opera-segno di carità – ha detto il vicario generale della diocesi Mannucci – per legare la visita del papa ad un'azione di sostegno vero e alla portata di tutti. Un'iniziativa che può mettere in moto singole persone ma anche associazioni, enti, parrocchie”. Un migliaio le famiglie italiane e straniere che si rivolgono all'Emporio della solidarietà, 150 quelle con neonati. Un numero crescente, fotografia fedele delle difficoltà che la città sta affrontando e che hanno spinto i promotori ad aumentare la loro partecipazione economica per i prossimi tre anni: il Comune passerà da 20 a 50mila euro l'anno recuperando anche i 20mila euro della Provincia che sono venuti meno, la Fondazione Cassa di risparmio passerà da 40 a 70mila. Aumenti già definiti e dunque non legati alla visita di papa Francesco come ha sottolineato il direttore della Caritas Venco: “Contributi che utilizziamo a largo raggio e che servono alla gestione generale del servizio”. Non un aumento nel segno di papa Francesco, insomma. E allora, Comune e Fondazione che dono faranno al pontefice? Idee chiare solo dal primo: il vicesindaco Simone Faggi ha annunciato una raccolta di denaro tra gli assessori da destinare al progetto “Adotta una famiglia” e chiederà ai consiglieri comunali di devolvere il gettone di presenza di una seduta del Consiglio allo stesso scopo. La speranza di tutti è che la città dia ampia dimostrazione di una delle sue caratteristiche principali: la solidarietà. “E' una scelta significativa – ha detto il vicesindaco – non ci poteva essere regalo migliore, questo è un regalo che straccia qualsiasi ipocrisia e mette sul tavolo le difficoltà che la città sta vivendo. Enfatizzare l'iniziativa a favore delle famiglie e farne un regalo al papa è importante. Francesco gradirà sicuramente”. Facile dare il proprio contributo ad “Adotta una famiglia”: bonifico, assegno, tramite internet (www.emporio.prato.it) con paypal o carta di credito o direttamente presso la Caritas diocesana e presso le parrocchie.