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Roberto Pagliocca non è più presidente di Programma Ambiente, la controllata di Alia che deve occuparsi di raccolta e smaltimento di rifiuti speciali provenienti dalle aziende. Il suo posto verrà preso, molto probabilmente, da Sandro Lascialfari, attuale vicepresidente di Alia, che già a dicembre era entrato nel consiglio di amministrazione della società.
Le dimissioni di Pagliocca sono state presentate nei giorni scorsi, al culmine della crisi per la gestione degli scarti tessili, che così tanti problemi ha provocato alle aziende del distretto. In particolare gli artigiani avevano lamentato un aumento vertiginoso delle tariffe a fronte di un servizio deficitario. Da parte sua, Pagliocca si era sempre difeso citando la chiusura della discarica del Cassero e la carenza di impianti in Toscana come origine di tutti i problemi.
In questi mesi ci sarebbero poi stati anche contrasti e divergenze tra lo stesso Pagliocca e Livio Giannotti, amministratore delegato di Alia. Secondo fonti interne al Comune, proprio queste avrebbero spinto alla fine Pagliocca ad alzare bandiera bianca. Resta, comunque, innegabile la gestione certo non ottimale della delicata questione degli scarti tessili alla luce della deassimilazione che ha costretto tante aziende a fare fronte a costi molto alti.
Il nome di Lascialfari è stato presentato dal Comune di Prato a cui, in base al patto di sindacato di Alia, spetta l'indicazione del presidente di Programma Ambiente nei primi tre anni di vita della nuova società.
Qualche giorno fa, durante la commissione consiliare dedicata proprio al problema degli scarti tessili, il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Emanuele Berselli aveva attaccato duramente Pagliocca imputandogli il fallimento della sua gestione. "A questo punto – dice Berselli – spero che il nuovo presidente si attivi immediatamente per trovare nuovi impianti in grado di accogòliere gli scarti delle aziende pratesi".