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Genitori alla sfida con la “nuova adolescenza”: come e perché sono cambiati i nostri ragazzi


Le variazioni socio-culturali e l'avvento del digitale hanno mutato la struttura e il funzionamento cerebrale dei ragazzi di oggi ed è fondamentale che padri e madri abbiano gli strumenti adatti ad affrontare il cambiamento. Un corso per fornire alle famiglie le "istruzioni d'uso"


Redazione


È il 10 settembre alle 13 il termine ultimo per l'iscrizione ai corsi di cultura generale promossi dal Comune di Prato in collaborazione con la biblioteca Lazzerini. Tra questi uno dedicato in particolare ai genitori e alle famiglie: "Adolescenza, istruzioni per l'uso" con Teresa Zucchi, psichiatra e psicoterapeuta e Giulio Mazzetti, life e teen coach. I docenti, con esperienza pluriennale di lavoro con adolescenti, illustreranno le rilevanti modifiche avvenute negli ultimi anni  e le modalità per affrontare quella che può essere definita "una nuova adolescenza". Gli incontri si svolgeranno presso la sala Don Milani in via De Gasperi 63, sabato 25 gennaio, sabato 1 e 8 febbraio dalle 15 alle 16.30. X informazioni ed iscrizioni il seguente link http://bit.ly/adolescenza-istruzioni
Abbiamo chiesto a Teresa Zucchi di spiegare in cosa consiste questa "nuova adolescenza".
 
 
C'e qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'inedito. Un'adolescenza strutturalmente diversa rispetto al passato. Non peggiore nè migliore, ma fondamentalmente differente. Vari i responsabili del cambiamento: assieme alle variazioni socio-culturali l'avvento del digitale, che per la plasticità neuronale, ha determinato profonde e significative modifiche della struttura e del funzionamento cerebrale. Sì perché il cervello è dinamico, non statico, plastico, non rigido: attiva o disattiva specifici circuiti in base agli input ricevuti, per consentire il miglior adattamento. Sorprendente scoperta nel campo delle neuroscienze che spiega il fenomeno a cui assistiamo disorientati: adolescenti digitalmente modificati. Più impulsivi, meno riflessivi, più disregolati, meno modulati, iperattivi, a volte ipercontrollati, spesso demotivati, incapaci di definire o anche solo concepire un desiderio, di tollerare un'attesa, formulare un sogno.
Una grande sfida per noi genitori che ci ritroviamo attoniti, impotenti, spiazzati, spaventati. Alternando ipercontrollo e disinvestimento, iperprotezione e disincanto, vacilliamo, funamboli insicuri, sulla fune della nostra funzione educativa, alla costante ricerca di un seppur precario equilibrio. Eppure questi scenari così disorientanti, provocatori e fin quasi dissacranti, sembrano richiamare la nostra insostituibile presenza. Di noi che conserviamo la memoria di relazioni reali, che custodiamo il ricordo di abitare la profondità dell'istante. Una nostra messa in gioco che, seppur fragile e timorosa, possa accompagnare le nuove generazioni verso un futuro che preservi la tradizione dell'uomo e dell'umano ne mantenga le peculiarità. Nuovi orizzonti ci attendono, nuove sfide che, rispetto al passato, richiedono inevitabilmente un faticoso e scomodo cambiamento del paradigma educativo. Sappiamo che, nonostante tutto, ne vale la pena. Noi siamo pronti.
Teresa Zucchi
psichiatra
Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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