Fondazione ancora nelle sabbie mobili, nessun accordo sui nomi

Non accenna a barcollare lo stallo interno alla Fondazione Cariprato per rinnovare il Consiglio d'indirizzo e quindi il presidente. Dopo un mese di colloqui e di trattative tra le varie correnti da parte dei "mediatori" incaricati dall'ente dopo ben due votazioni dell'assemblea dei soci andate a vuoto (LEGGI), la fumata continua a essere nera e a quanto pare non siamo vicini neanche al grigio. Al momento nessun nome è riuscito a innescare una convergenza che permetta di superare la soglia minima dei due terzi dei votanti dell'assemblea dei soci. Nelle ultime settimane sono due i nomi su cui si è lavorato: il restauratore Giammarco Piacenti, gradito alla corrente guidata dall'avvocato Giovannelli, e l'imprenditore Franco Bini a cui strizzano l'occhio gli Industriali e il Comune. Un terzo nome che circola è quello del commercialista Domenico Mazzone. Tutti e tre sono nel consiglio d'indirizzo uscente. Ciascuna delle fazioni in gara, però, è rimasta sulle proprie posizioni e di conseguenza i mediatori continuano a operare all'interno di un altissimo muro contro muro. E' come se fossimo tornati al punto di partenza e due assemblee non fossero mai terminate con un pugno di mosche in mano sia per i vertici uscenti, ricandidati in blocco, che per la corrente capeggiata da Giovannelli.

Altra conferma della paralisi interna arriva dall'assenza di convocazioni sia per il Consiglio d'indirizzo, chiamato a vagliare formalmente le candidature, che dell'assemblea dei soci. Significa che la quadra è ancora lontana dall'essere trovata.

Un aiuto a capire meglio cosa sta avvenendo all'interno dell'ente di origine bancaria, arriverà dalla commissione Controllo e garanzia del Comune, presieduta dal consigliere comunale di Forza Italia, Giorgio Silli, che per domani, 28 novembre, ha convocato una dei rappresentanti del Comune in assemblea dei soci, Irene Gorelli. "E' vero che la Fondazione non è una partecipata del Comune – spiega Silli – ma è anche vero che è una realtà importante per la città. Il mio obiettivo è solo quello di capire meglio cosa sta accadendo all'interno dell'ente. Niente di più. Non ho convocato gli attuali vertici della Fondazione solo perchè in passato, per due volte, hanno rifiutato di incontrare la commissione. Ho preferito, quindi, chiamare il rappresentante del Comune". 

Un aiuto per capire meglio certe dinamiche ma non per sbloccarle. 
E.B.