15.02.2021 h 14:38 commenti

Febbre dopo il vaccino Astrazeneca, nelle scuole record di assenze dei docenti

Solo al Datini stamani mancavano una ventina di insegnanti. Difficoltà anche a Brunelleschi, Livi, Gramsci-Keynes. Casi di febbre anche tra le forze dell'ordine. La spiegazione del dottor Alessandro Farsi, direttore di allergologia e immunologia del Santo Stefano
La spiegazione dell'esperto, il dottor Alessandro Farsi, direttore di allergologia e immunologia del Santo Stefano
Scuole superiori in difficoltà dopo le prime vaccinazioni agli insegnanti con il vaccino Astrazeneca.  Molti di loro, come previsto, hanno avuto la febbre subito dopo l'iniezione e così sono tante le classi rimaste scoperte. Si tratta di effetti passeggeri per i singoli docenti che però hanno creato problemi nell’organizzazione delle lezioni.
“Al Datini – spiega Daniele Santagati – abbiamo una ventina di professori in malattia, sono quelli che hanno fatto la vaccinazione domenica. Siamo riusciti a tamponare la situazione, ma è stato un grande disagio”.
Professori malati anche al Brunelleschi e Livi, dove tra le due scuole sono almeno una decina, al Gramsci Keynes la conta dei febbricitanti è di dieci professori. Mentre al Buzzi le lezioni, per calendario scolastico, sono sospese fino a mercoledì quindi non si sono avute conseguenze sulla didattica. Per gli altri istituti le vaccinazioni sono programmate durante questa settimana, e i presidi si stanno organizzando.
Stessa reazione per le forze dell'ordine, l'altra categoria prioritaria insieme al mondo della scuola.
Il dottor Alessandro Farsi, direttore di Allergologia e Immunologia al Santo Stefano e responsabile delle vaccinazioni anti Covid spiega ai microfoni di ToscanaTv che è non c'è da preoccuparsi e che è del tutto normale: "La febbre compare nelle prime dodici ore dal vaccino. Sono possibili anche dolori muscolari e malessere. In genere dopo 24 ore finisce tutto. E' il sistema immunitario che si mette in moto. Rispetto a Pfizer che ha dato reazioni sopratutto per il richiamo, è un tipo di sollecitazione immunitaria diversa. Anche l'età del vaccinato influisce. Tra i più anziani certe reazioni sono meno frequenti. Comunque non c'è da preoccuparsi".
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Data della notizia:  15.02.2021 h 14:38

 
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