16.01.2018 h 11:56 commenti

Fabbriche fantasma in casa, poche segnalazioni al numero verde e nessun caso accertato

Secondo il report dell'Asl in neanche due mesi le situazioni sospette da approfondire sono appena 3 su 15 chiamate. Il comandante della polizia municipale: "Il vero problema è il sovraffollamento"
Fabbriche fantasma in casa, poche segnalazioni al numero verde e nessun caso accertato
Il fenomeno delle case fabbrica non è un'emergenza cittadina. E' quanto emerge dal primo report sul numero verde attivato dalla Regione Toscana nell'ambito del progetto Lavoro Sicuro dopo il tragico rogo dello scorso agosto alla Tignamica. I dati sono stati illustrati alla commissione consiliare 3 presieduta da Luca Roti, dal direttore dell'unità funzionale prevenzione igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, Luigi Mauro. Dal 22 novembre al 15 gennaio le segnalazioni arrivate al numero verde 800 017835 sono state solo 15 di cui 12 su Prato e 3 sul fiorentino. In 7 casi si trattava di ditte regolari già esistenti, quindi la segnalazione era priva di fondamento. Negli altri 8, di cui 7 a Prato, c'era il fondato sospetto che si trattasse di case fabbrica per cui è scattato il sopralluogo.  In 4 casi è stata accertata la presenza di ditte regolari, tra l'altro già controllate dagli ispettori Asl del progetto Lavoro Sicuro. Probabilmente la stretta vicinanza ad abitazioni ha tratto in inganno chi ha effettuato la segnalazione. Tre casi invece, sono oggetto di approfondimento. Quindi, in sostanza, in due mesi sono state riscontrate solo tre situazioni poco chiare su un totale di 15 chiamate. "Da questo possiamo trarre due conclusioni. - afferma Mauro - Intanto l'allarmismo dopo i fatti della Tignamica, seppur comprensibile, è stato eccessivo. Poi c'è bisogno di maggiore pubblicità soprattutto nei comuni della provincia. Abbiamo l'impressione che il rischio sia maggiore lontano dalla città e il fatto che le telefonate arrivino tutte da Prato e nessuna dai territori della provincia, lo conferma". La casa fabbrica andata a fuoco infatti, si trova nel comune di Vaiano. 
Le conclusioni dell'Asl trovano d'accordo anche la polizia municipale di Prato che supporta gli ispettori nel loro lavoro quotidiano: "Nei dieci casi in cui abbiamo affiancato l'Asl - spiega il comandante Andrea Pasquinelli - abbiamo trovato situazioni che niente hanno a che fare con le case fabbrica. Caso mai il problema è il sovraffollamento delle abitazioni anche per effetto dei numerosi controlli nelle aziende dove, infatti, non troviamo più dormitori o opere abusive. I sequestri dei capannoni ora vengono fatti per altri morivi come ad esempio igiene o macchinari azionati nelle ore notturne, ma non più per i loculi. Le immagini che ha mandato in onda Striscia la Notizia riguardano dei capannoni all'Osmannoro, non Prato. Il sovraffollamento negli alloggi, comunque, non è esclusiva cinese. L'alto numero di incendi in casa che si registra a Prato lo testimonia e quanto accaduto negli ultimi giorni lo conferma (incendio in via Marini, ndr)".
E.B.
 

Data della notizia:  16.01.2018 h 11:56

 
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