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Nessun guasto al motore, l'elicottero è caduto dentro lo Sporting Club di via Firenze a causa di "un inchino". Ne è convinta la Procura di Prato che con l'accusa di disastro aereo colposo ha chiesto il rinvio a giudizio per l'imprenditore Alessandro Bettini, alla guida del mezzo quella domenica mattina, l'8 giugno del 2014 (LEGGI). La notizia è riportata da Il Tirreno Prato. Sulla base della perizia tecnica e delle testimonianze raccolte sul posto, i sostituti procuratori Lorenzo Gestri ed Egidio Celano escludono il guasto meccanico tra le cause dello schianto e di conseguenza attribuiscono a Bettini un comportamento colposo: sulla falsa riga, ma fatte le dovute proporzioni, di quanto compiuto da Schettino all'isola del Giglio, l'imprenditore edile, partito da Calenzano e diretto in Versilia, avrebbe deviato la rotta per fare un inchino come saluto agli amici dello sporting di cui è socio. Avrebbe però perso il controllo dell'elicottero, forse dopo aver colpito un albero, finendo dentro il campo sportivo dello Sporting dopo un atterraggio d'emergenza fortunatamente senza conseguenze gravi per nessuno.
Bettini ha sempre sostenuto che si era accesa la spia rossa del motore ma la perizia disposta dalla Procura afferma l'assenza di guasti, che lo Sporting non era sulla rotta prevista e che per giunta era stato disattivato il Gps, che consente di individuare la posizione dell'elicottero.
Da qui la richiesta di processo da parte della Procura. In questa fase del procedimento lo Sporting Club risulta parte lesa
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