Sono state oltre 2mila le firme raccolte dagli abitanti di Galciana per far tornare a suonare le campane della chiesa parrocchiale che, dal 7 gennaio, rintoccano soltanto per annunciare le funzioni religiose e non più per scandire il tempo. A zittire le campane, le misurazioni fatte da Arpat sulla segnalazione di un cittadino che abita vicino alla parrocchia, i risultati hanno evidenziato lo sforamento di 168 secondi in otto ore, da qui la multa di 1.032 euro, che deve essere pagata entro la fine di febbraio.
Questa mattina 13 gennaio il parroco don Luca Rosati ha protocollato le 2065 firme della petizione popolare raccolte in appena dieci giorni, ad annunciarlo Giovanni Mosca ex presidente della circoscrizione Ovest che si è fatto promotore della raccolta firma.
“Per 2.065 cittadini – ha spiegato il parroco- il rintocco dell’orologio del campanile non è molesto, anzi è un suono amico che identifica una comunità. Lo sforamento registrato da Arpat è un limite ragionevole, in piena sintonia con la sensibilità media oggettiva dei cittadini che vivono in un'area urbana e non a quella soggettiva di pochi o addirittura di un singolo interessato, che debba prevalere sulla indiscussa volontà di una comunità tutta”.
Con la petizione popolare si chiede di riattivare il suono delle campane, non di cancellare la multa. “Non chiediamo al sindaco di violare la legge o causare un danno erariale all’ Ente – spiega Rosati – le norme le conosciamo, ma appare quanto meno esagerato dover paragonare il suono di una campana alla stregua di attività produttive come può essere una fabbrica tessile”.
Duemila firme per far tornare a suonare le campane a Galciana
Il parroco don Luca ha depositato la petizione con le 2.065 sottoscrizioni raccolte in dieci giorni
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