Tra i massi dell'argine del torrente Agna, a Montemurlo, aveva ricavato un nascondiglio per la droga. Un nascondiglio riparato ma non al punto di evitargli guai con la giustizia. Un nordafricano di 30 anni, già noto per i suoi precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri che hanno trovato e sequestrato 20 grammi di cocaina, sostanza da taglio e materiale per il confezionamento delle dosi. L'uomo, bloccato il 31 maggio, è tornato in libertà il giorno successivo: il giudice delle indagini preliminari ha convalidato l'arresto e disposto l'obbligo di firma presso i carabinieri di Montemurlo.
I militari sono intervenuti dopo le numerose segnalazioni arrivate dai cittadini circa movimenti sospetti nelle vicinanze di un vivaio, in via Oglio. Effettivamente, è stato accertato un andirivieni continuo da parte del trentenne che dopo essersi introdotto nell'area, si intratteneva per diversi minuti e poi, una volta uscito, si metteva al volante di un'auto e girava per le vie di Montemurlo. Così per diversi giorni di seguito. Alla fine i carabinieri sono riusciti non solo a capire il motivo della presenza del nordafricano ma anche ad individuare, dopo controlli in borghese all'interno del vivaio, il nascondiglio della droga. Una pattuglia ha fermato lo spacciatore, apparentemente per un normale controllo, e con lui ha raggiunto l'argine del torrente Agna. Qui, in una intercapedine ricavata tra i massi, è stato trovato un vasetto contenente la cocaina e, poco distante, tutto il necessario per la preparazione delle dosi. Sequestrati anche alcune decine di euro ritenute provento dell'attività di spaccio. Il trentenne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.