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Disturbi alimentari, come riconoscerli e cosa fare: due esperte ne parlano ai ragazzi del Copernico


L'iniziativa si terrà domani mattina nell'ambito di Agorà con la psichiatra Teresa Zucchi e la dietista Stefania Mancini che incontreranno gli studenti: "Di anoressia si muore: più precoce è la diagnosi, migliore è l'esito"


Redazione


"La mente in-fame: quando peso e cibo diventano ossessione". È il titolo del forum che si terrà domani, mercoledì 26 febbraio, dalle 8.30 alle 10.30 al liceo Copernico in occasione dell'Agorà. Un viaggio dentro i labirinti mentali di chi soffre di disturbi alimentari condotto da due esperte del settore, Teresa Zucchi psichiatra e psicoterapeuta e Stefania Mancini dietista ed istruttrice mindfull eating, che da anni lavorano insieme, a Prato presso lo studio medico Zucchi e a Firenze a Villa dei Pini, clinica specializzata anche nel trattamento di queste patologie. 
"Insidiose spirali che trascinano fino in fondo – spiega Teresa Zucchi -. Corpi che urlano aiuto, specchio di antiche ferite, di sofferenze interne, di attese mai sopite. Menti imprigionate da assillanti preoccupazioni, in compagnia di ossessioni per ogni grammo in più, di peso o di pane. Si contano le calorie, ci si pesa tutti i giorni, si ricorre ad un'attività fisica estenuante in un'eterna rincorsa verso qualcosa che sfugge costantemente di mano. Non è mai e non si è mai abbastanza. Insicurezze avvolte da una pervasiva paura che schiaccia, blocca, paralizza dentro una trappola che può diventare letale. Sì, perché di anoressia si muore (nel 10% dei casi dicono le statistiche). Più precoce è la diagnosi migliore è l'esito. Ecco perché è centrale coglierne tempestivamente i segnali di allarme: cambiamenti nel comportamento alimentare (in difetto o in eccesso), nella relazionalità (tendenza ad isolarsi a causa della marcata insoddisfazione per il proprio aspetto), negli stati d'animo (maggior irritabilità soprattutto al momento dei pasti, ansia e depressione), disturbi gastrointestinali con modifiche nel rapporto verso il cibo, standard perfezionisti, eccessiva attenzione e preoccupazione per  peso e  forma corporea". 
In Italia circa 3 milioni di giovani soffrono di disturbi alimentari, nel 40% dei casi si manifestano nell'età adolescenziale ma negli ultimi anni si sono diffusi in fasi più precoci e più avanzate. "Essenziale è la prevenzione dei nostri ragazzi – prosegue Teresa Zucchi -. Illustrare le basi di una sana alimentazione e di un rapporto equilibrato con sé stessi, mostrare conseguenze e trappole di credenze e comportamenti disfunzionali è un'azione formativa basilare: questo è il motivo del nostro intervento. Uscire dal tunnel si può. Attraverso un trattamento multidisciplinare, dove più figure professionali collaborano in maniera coordinata ed integrata, è possibile rompere il circolo vizioso dell'ossessione e tornare a vivere."
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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