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Dieci lavoratori a nero nel capannone: arrestato il titolare, multa di 85mila euro e sequestro


Controllo interforze guidato dai carabinieri per una ditta della Tignamica. Solo due dei lavoratori avevano un contratto regolare, gli altri erano tutti clandestini. La casa al piano superiore trasformata in dormitorio


Redazione


Non solo manodopera irregolare, ma anche precarie condizioni igienico-sanitarie del luogo di lavoro e l’abitazione dei titolari adibita a dormitorio. E' questa la situazione emersa durante un controllo interforze guidato dai carabinieri della Stazione di Vaiano, che hanno controllato una ditta di confezioni nella zona della Tignamica.
In particolare, per quanto riguarda l’attività dell’Arma, al termine del controllo e di successivi accertamenti, i militari hanno tratto in arresto in flagranza di reato per impiego della manodopera clandestina il 38enne cinese titolare della ditta e denunciato la moglie. L’accesso alla ditta ha consentito di accertare che erano stati impiegati ben 10 lavoratori irregolari su 12, tutti cinesi. Al titolare è stato contestato il nuovo reato previsto dalla legge contro il caporalato, il 603bis, che prevede un inasprimento delle pene, ragione per cui il 38enne è stato rinchiuso in carcere. L'azienda dell'uomo già un anno fa era stata controllata e nell'occasione furono trovati 5 irregolari. 
I dieci clandestini, sprovvisti dei necessari documenti di soggiorno, sono stati denunciati per immigrazione clandestina ed è stato avviato l’iter per l'espulsione dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Prato. Nelle prossime ore dovrebbe ro essere traferiti al Cpr di Ponte Galeria a Roma per poi essere imbarcati su un volo per la Cina. Prima, però, i magistrati vogliono interrogarli con incidente probatorio per acquisire la loro tetsimonianza nel processo contro il titolare.
I carabinieri dell’Ispettorato del lavoro hanno elevato una sanzione amministrativa di oltre 85.000 euro e la sospensione dell’attività. L’abitazione posta al piano superiore della ditta è stata invece sequestrata dalla polizia municipale mentre i carabinieri hanno messo sotto sequestro penale il capannone della fabbrica, in modo da rendere più difficile la riapertura anche in caso di pagamento delle sanzioni. 
“L’operazione condotta dal gruppo interforze alla Tignamica è esemplare e dimostra l’alto livello di attenzione nei confronti dei fenomeni di illegalità e di sfruttamento che caratterizza l’azione delle istituzioni nel territorio del Comune di Vaiano – afferma il sindaco Primo Bosi -. Peraltro l’azienda oggetto dei controlli operava a poche centinaia di metri dall’edificio dove, nell’agosto di due anni fa, morirono due persone a causa di un incendio. Un evento drammatico e doloroso che non possiamo certo dimenticare”. 

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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