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Un agente di polizia penitenziaria, nel pomeriggio di ieri 11 settembre, è stato aggredito da un detenuto all'interno del carcere della Dogaia a Prato. Soccorso dai colleghi, è stato portato in ospedale e medicato con una prognosi di 10 giorni.
Lo riferisce, in una nota, il vice segretario generale dell'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) Giuseppe Proietti Consalvi. "Ancora una volta, purtroppo, nell'istituto della Dogaia di Prato – precisa – dobbiamo registrare un episodio di violenza nei confronti del personale di polizia penitenziaria".
Secondo quanto riferito dal sindacalista, un detenuto di nazionalità tunisina ha aggredito, senza alcun valido motivo, l'agente. L'aggressione è avvenuta nella sezione detentiva mentre stava passando l'infermiera per la somministrazione della terapia serale e il detenuto stava nel corridoio. All'invito dell'agente di sezione di far rientro in cella oppure di voler andare in saletta in socialità con gli altri detenuti, l'uomo si è innervosito e ha colpito più volte con pugni e calci l'agente.
"A fronte di una situazione insostenibile che individua nelle carceri della Toscana uno dei punti bollenti dell'attuale sistema penitenziario italiano – conclude Giuseppe Proietti Consalvi -, in termini di eccessivi premialità e buonismo nei confronti dei detenuti e per converso di esagerata penalizzazione degli appartenenti al corpo della polizia penitenziaria, attesa anche la perdurante assenza di un provveditore regionale, risulta di irrinunciabile urgenza l'adozione di idonei correttivi da parte del capo del Dap Francesco Basentini e del guardasigilli Afonso Bonafede atteso che quasi tutti gli istituti del distretto sono completamente abbandonati al loro destino nel più totale sfacelo".
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