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Da Vernio e Cantagallo si può già “sconfinare” in Emilia Romagna


Patto tra otto Comuni per garantire gli spostamenti dei cittadini nei territori di confine delle province di Bologna, Prato e Pistoia. I sindaci: “Così potranno essere utilizzati i servizi condivisi”


Redazione


È un patto dell’Appennino di confine quello sottoscritto da otto sindaci di Comuni che occupano territori tra Toscana ed Emilia Romagna, compresi tra la Città metropolitana di Bologna e le Province di Prato e Pistoia.
I sindaci Giovanni Morganti (Vernio), Guglielmo Bongiorno (Cantagallo), Giuseppe Nanni (Alto Reno Terme con capoluogo Porretta), Marco Masinara (Camugnano), Marco Aldrovandi (Castel di Casio), Maurizio Fabbri (Castiglione dei Pepoli), Fabio Micheletti (Sambuca Pistoiese), Alessandro Santoni (San Benedetto Val di Sambro), hanno sottoscritto un accordo per gli spostamenti dei loro cittadini: chi abita a Vernio o Cantagallo (Provincia di Prato) e a Sambuca Pistoiese (Pistoia) si potrà spostare verso i Comuni di Alto Reno Terme, Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro (tutti nella Città metropolitana di Bologna) e, naturalmente, viceversa.
Convinti sostenitori del patto il sindaco di Vernio, Giovanni Morganti, e quello di Cantagallo Guglielmo Bongiorno. Morganti si è impegnato con decisione, anche in sede Anci Toscana, perché la Regione – come poi ha fatto con un’ordinanza apposita – consentisse ai cittadini gli spostamenti tra Comuni confinanti di regioni limitrofe, come l’Emilia Romagna e la Toscana. “Si tratta di spostamenti che per tanti sono necessari, perché legati a relazioni familiari ma anche ad attività economiche e utilizzo di servizi”, mette in evidenza Morganti.
“È indubbiamente forte il legame che unisce storicamente e sul piano sociale questi territori che da lungo tempo collaborano su diversi fronti – sottolinea Bongiorno – e certamente nella nostra agenda per il futuro c’è una collaborazione ancora più decisa sul fronte sociale e culturale e anche turistico”.
“I nostri Comuni – scrivono gli otto sindaci ai prefetti – risultano collocati in area interna, montana e di confine, e già questo evidenzia la difficoltà di poter offrire servizi adeguati alle persone che qui hanno deciso, nonostante tutto, di continuare a vivere e operare”.
A questo proposito i sindaci ricordano che i loro cittadini spesso usufruiscono di servizi essenziali nei comuni confinanti e collocati nella regione limitrofa. Non ultime le relazioni parentali: sono tantissime le persone che hanno storie familiari e affettive che si intreccia sui luoghi di confine tosco-emiliano.
I sindaci hanno informato della loro scelta i prefetti di Bologna, Patrizia Impresa, di Prato, Lucia Volpe e di Pistoia, Emilia Zarrilli, così come prevedono le ordinanze delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna che consentono lo spostamento tra Regioni nell’ambito dei Comuni confinanti.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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