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Da Estra a Toscana Energia, vertenza di 42 lavoratori


Dal 31 agosto il colosso fiorentino subentra a Estra nel servizio di distribuzione del gas. Cambiamenti per i lavoratori che oggi hanno incontrato il sindaco. I sindacati: "Non applicare il jobs act ma procedere ad un passaggio diretto mantenendo il vecchio contratto"


Redazione


In piazza del Comune il presidio dei lavoratori, dentro il Palazzo comunale, attorno al tavolo della sala giunta, il sindaco Matteo Biffoni, i vertici di Estra e di Toscana Energia, e altri lavoratori dei 42 di Estra, che dal 31 agosto passeranno a Toscana Energia, nuovo gestore del gas, ma col Jobs act, contratto di lavoro  peggiore rispetto a quello fin qui goduto.
I posti di lavoro non sono in discussione, ma per lavoratori e sindacati, preoccupati anche di peggiorare  condizioni previdenziali, l’applicazione da parte di Toscana Energia del Jobs act è un’ingiustizia.
«Non ci siamo opposti al passaggio – dichiara Felice Amelia (Uiltec Uil) – ma non è possibile che i lavoratori debbano pagare questo passaggio, con l’applicazione di norme che sul piano contrattuale e previdenziale segnano un peggioramento. Vogliamo un chiarimento definitivo»     
La lunga guerra del gas, che ha diviso Estra e Toscana Energia, vinta da quest’ultima, si trascina ora in una vertenza sindacale che, nonostante il tavolo odierno, ha poche speranze di successo: Toscana Energia non ha alcuna intenzione di recedere dal Jobs act, cardine del governo Renzi.  In sostanza, e neppure tanto velatamente, sul tavolo pomeridano imbandito dal Comune di Prato, oltre alle modalità di passaggio dei 42 lavori Estra a Toscana Energia, c’era la nuova disciplina nazionale sul lavoro, fortemente voluta dall’esecutivo nazionale, che quando però passa all’applicazione viene contestata.
«Se l’esito dei nostri rapporti con Toscana Energia non sarà soddisfacente – afferma Roberto Pagliocca (Cisl) – continueremo nella nostra mobilitazione. Non possiamo far passare questa posizione”.
I sindacati che si fanno scudo anche di un’intesa raggiunta, appena un paio di giorni fa, proprio con Estra, in cui c’è scritto chiaro e tondo che non si procederà con il Jobs act, nei passaggi di gestione, a seguito delle gare del gas.
«La questione – sostiene Fabio Berni (Filctem Cgil) – riguarda le gare del gas. Presentate come l’occasione per offrire un miglior servizio, e a costi minori per  i cittadini, si stanno trasformando in una compressione dei diritti dei lavoratori”.
Solo che , nel caso in questione, Toscana Energia fa riferimento ad una legge nazionale. I sindacati, e gli ormai ex lavoratori Estra, hanno una sola strada da percorrere: continuare la vertenza. Ma è una strada tutta in salita.

Brunello Gabellini
Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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