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Crac Popolare di Vicenza, via libera al rimborso di azioni e obbligazioni: ecco i passi da fare


Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il provvedimento attuativo per risarcire i clienti rimasti a mani vuote dopo il crollo dell'istituto di credito. Il Fondo indennizzo risparmiatori ammonta a un miliardo e mezzo prelevato dai conti dormienti


Redazione


Per gli azionisti e gli obbligazionisti della Bpvi, come delle altre banche, si fa concreto l'orizzonte dei rimborsi. Il provvedimento attuativo del Fondo indennizzo risparmiatori pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 21 agosto, dà 180 giorni di tempo ai risparmiatori e agli investitori per chiedere il risarcimento che la legge fissa nel 30 per cento per gli azionisti e nel 95 per cento per gli obbligazionisti subordinati. Un miliardo e mezzo a disposizione delle migliaia di cittadini e imprese coinvolti nei crac delle banche; a finanziare l'operazione i soldi prelevati dai fondi dormienti, quei conti cioè non movimentati da almeno 10 anni che finiscono nelle casse dello Stato.
La partenza del Fondo indennizzo risparmiatori è una buona notizia per le migliaia di pratesi – persone e società – che potranno recuperare parte dei soldi convertiti in azioni o obbligazioni subordinate della Banca popolare di Vicenza. Serve solo autocertificare la propria posizione economico-finanziaria per poter accedere ai rimborsi che per le persone saranno immediati con un reddito lordo sotto i 35mila euro e un patrimonio mobiliare sotto i 100mila (elevabile a 200mila se la Commissione europea deciderà di estendere la soglia), mentre per le imprese saranno immediati se occupano meno di 10 dipendenti e fatturano meno di 2 milioni di euro. Vasta la platea di chi può aspirare ad incassare subito: secondo una stima il 90 per cento dei clienti delle banche collassate. Il restante 10 per cento che supera questi parametri dovrà mettersi in coda e passare l'esame della Commissione tecnica a cui spetta il compito di stabilire la misura delle violazioni massive. Ai rimborsi può accedere anche chi ha già ottenuto risarcimenti parziali in passato: è il caso, per esempio, dei clienti che, prima che la Bpvi finisse in liquidazione coatta amministrativa, accettarono l'offerta transattiva in cambio dell'impegno a non promuovere azioni legali.
Soddisfatto per lo spiraglio che si è aperto per gli ex clienti della Bpvi è l'avvocato Francesco Querci da sempre in prima linea nella difesa dei risparmiatori che si sono ritrovati a mani vuote dopo il crollo della banca di riferimento del territorio. "E' un'apertura importante che va sfruttata al massimo – il suo commento – ci sono possibilità per la maggior parte della clientela pratese". 

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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